Si tratta della gara lanciata per affidare il servizio nel cosiddetto lotto debole, che comprende anche il Valdarno fiorentino. Il consigliere della Città Metropolitana Pescini esprime soddisfazione: “Ora possiamo aggiudicare il servizio, in modo che sia tutto pronto per l’inizio del prossimo anno scolastico”
Una sentenza del Tar della Toscana sblocca l'iter per aggiudicare il servizio di trasporto pubblico su gomma nel cosiddetto "lotto debole", che comprende anche i comuni del Valdarno fiorentino. Si tratta di un bando di gara diverso rispetto a quello che sta portando all'introduzione di un maxi-gestore unico in Toscana: le zone 'Mugello-Alto Mugello' e 'Valdarno-Valdisieve' sono state infatti considerate "lotto debole" perché in area extraurbana e con una domanda non consistente, e quindi quei servizi non sono finiti nel bando regionale per il gestore unico.
La gara si era aperta quasi un anno fa, a luglio 2016, e si è chiusa ad ottobre. Andava in appalto un affidamento per sei anni al costo previsto di circa 22 milioni di euro. Ebbene, è stato aggiudicato in via provvisoria nel mese di febbraio al raggruppamento tra Consorzio MAS+ (F.lli Alterini Snc, F.lli Magherini Snc e S.A.M. Snc) e Autolinee Toscane Spa; un raggruppamento che ha offerto un ribasso del 4,60% sul prezzo a Km a base di gara (pari a 1,60 euro) e investimenti per circa 5 milioni di euro, che consentiranno in pratica il totale rinnovo del parco mezzi.
Ma Busitalia, che non ha partecipato alla procedura di gara, contestava la scelta della Città Metropolitana di Firenze di limitare ai soli volontari che ne avevano fatto richiesta, il numero dei dipendenti da trasferire al nuovo gestore aggiudicatario del servizio: scelta basata sul fatto che la cosiddetta “clausola sociale” ovvero la tutela occupazionale di tutti i dipendenti attualmente impiegati nel servizio, è comunque garantita nel lotto unico regionale, il cui gestore avrà l’obbligo di mantenere inalterati i livelli occupazionali. La scelta della Metrocittà era stata condivisa dalla stessa Regione Toscana e dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori.
Nessun dipendente di Busitalia aveva manifestato la volontà di confluire nel “lotto debole” e quindi l’azienda aveva impugnato gli atti della gara, sostenendo la violazione della par condicio e della libera concorrenza tra tutti i concorrenti, e chiedendone l'annullamento. Il Tar Toscana ha invece respinto il ricorso che Busitalia-Sita Nord aveva presentato contro la Città Metropolitana.
"Siamo lieti della notizia – ha commentato Massimiliano Pescini, consigliere delegato ai trasporti – adesso la Metrocittà potrà procedere ad aggiudicare il servizio in via definitiva, in modo da potere essere pronti per l'inizio del prossimo anno scolastico".