20, Aprile, 2024

Diffusioni: un percorso dentro il teatro contemporaneo

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Al via la programmazione variegata del contenitore teatrale ideato e prodotto dalla compagnia KanterStrasse. Tra laboratori e spettacoli per adulti e non solo.

Definire Diffusioni come un festival di teatro sarebbe sicuramente limitante, visto tutto quello che si nasconde dietro a questo nome, e al senso del concepimento di questo autentico percorso teatrale  contemporaneo a più livelli.

Diffusioni è esattamente una piattaforma di progetto, produzione e promozione di esperienze di teatro contemporaneo, ideata dalla compagnia KanterStrasse, che si  definisce con base nella “Città Diffusa” del Valdarno Superiore.
Dietro al nome Diffusioni, non troviamo soltanto il festival itinerante (da un punto di vista geografico valdarnese) estivo, oppure la sigla che si occupa di una parte delle programmazioni teatrali dell’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini, il Teatro di Bucine e il Teatro Studio Auditorium Ciuffenna di Loro Ciuffenna.
L’idea è promuovere la diffusione di linguaggi teatrali attraverso un percorso nel mondo del teatro contemporaneo, che inizia con una serie di spettacoli e laboratori, legati da un tratto ideologico comune, a preparazione della conclusiva programmazione estiva.

Abbiamo incontrato Elisa Brilli e Simone Martini, proprio in una delle tre sedi che ospiterà la programmazione dei vari spettacoli e laboratori di questa stagione – L’Auditorium Le Fornaci- per farci raccontare il tratto che contraddistingue la Stagione 2016/17:

“L’intera programmazione segue una tematica che abbiamo voluto intitolare “Zen. L’arte della libertà”. Intendiamo lo Zen come una condizione di resistenza passiva alla società odierna, in senso positivo: in un paese come l’Italia, dove spesso tutto risulta faticoso e rapido tanto da favorir una perdita della logica comune, suggeriamo questo approccio per combattere questo stato di coscienza attraverso le sensazioni favorite dal teatro contemporaneo. Il consiglio è quello di utilizzare l’esperienza teatrale per liberare noi stessi attraverso le sensazioni percepite, passando da un esperienza diretta –che il teatro contemporaneo propone con forza- per favorire riflessioni e discussioni. Per far questo, il nostro obiettivo è quello di offrire occasioni per sperimentare e capire i linguaggi contemporanei; per questo Diffusioni propone anche laboratori e formazione per chi è interessato a vivere il teatro come un esperienza reale sulla propria pelle”.

Diffusioni è un operazione di ricerca di linguaggi scenici non commerciali, tendente anche a valorizzare giovani compagnie unite dal comune denominatore di sperimentare esperienze di teatro contemporaneo, magari connesse con percorsi visivi o contaminate con altre arti. Diffusioni è anche l’esperienza delle “Residenze”, per le quali si investe il lavoro di ricerca contemporanea offrendo uno spazio teatrale fisico, che diventa per un periodo determinato, sala di prova e sviluppo rappresentazioni, anche aperto allo spettatore. Una sorta di potenziale esemplificazione di come il processo creativo teatrale può svilupparsi progressivamente, fino a raggiungere la prima messa in scena.

“La residenza artistica è ospitalità che favorisce la programmazione, formazione, produzione e messa in scena di un determinato spettacolo. Significa mettere a disposizione di compagnie giovani, spazi per concepire e mettere in atto le proprie idee, dei veri e propri laboratori di messa in scena contemporanea. Ospiteremo nei tre teatri a nostra disposizione (per circa due settimane a testa) 5 compagnie diverse, caratterizzata dalla contaminazione di altre arti con il teatro. Queste compagnie, in fase di lavorazione, saranno a disposizione per integrarsi con i laboratori che proporremo, tanto che sarà possibile agli iscritti degli stessi vedere ed apprendere i singoli metodi di concepimento e preparazione artistica, che ovviamente differiscono di compagnia in compagnia”.

Diffusioni è infatti anche e soprattutto laboratori teatrali, per differenti fasce di età e con differenti impostazioni, con il comune punto di arrivo di offrire accessibilità e comprensione a linguaggi contemporanei, talvolta complessi, ma ovviamente alla portata di tutti.

“A partire da Novembre si attiveranno differenti laboratori: uno per bambini, uno per adulti, un laboratorio di doppiaggio cinematografico (che dovrebbe avviarsi a Febbraio) e il laboratorio “Spettatori Erranti”; ogni quota di iscrizione comprenderà un abbonamento agli spettacoli principali che si terranno all’interno del programma. Un programma destinato ad ospitare artisti di fama nazionale riconosciuta. A questo si unisce una programmazione per bambini e adulti: “Diffusioni Kids” ha l’ambizione di sdoganare la divisone di queste due categorie apparentemente distinte, ma possibilmente congruenti. L’obiettivo è di avvalersi di sei spettacoli pomeridiani –a prezzi ridotti- che trasportano opere classiche, rilette in chiave contemporanea con un linguaggio per bambini dai 4/6 anni in su. È un modo per sperimentare nuovi linguaggi, di provare a raccontare opere anche drammatiche con approcci più innocenti: il primo in programmazione, ad esempio, sarà l’opera lirica di Puccini “Madama Butterfly” messo in scena con suggestioni destinate a toccare sia i più piccoli che gli adulti che li accompagneranno”.


“L’idea di riproporre anche il laboratorio degli “Spettatori Erranti”, deriva dall’ottima risposta ottenuta lo scorso anno, di questa sperimentazione di teatro come socializzazione. Questo laboratorio consiste nella proposta di un coordinatore ad un gruppo di spettatori attivi: attraverso la scelta trasversale tra le programmazioni stagionali dei teatri locali, gli spettatori concordano un percorso tra vari spettacoli. Questo sarà anticipato da un ritrovo comunitario il giorno dello spettacolo, da una visione congiunta e in seguito da un incontro con la compagnia recitante. Questo con l’obiettivo di favorire lo scambio di sensazioni, la discussione e anche i pareri che poi possono essere condivisi anche attraverso il blog spettatorierranti.vpost.it  -ospitato tra l’altro su Valdarno Post– dove ogni partecipante può raccontare il modo in cui ha vissuto la singola esperienza. È un modo per proporre una scelta, in modo suggerito, degli spettacoli contemporanei magari meno di cartello delle programmazioni valdarnesi, favorendo così l’incontro tra estranei, l’esperienza comune e creando così socialità. Tecnicamente si tratta di un percorso di formazione del pubblico, in realtà può essere un esperienza anche per conoscere persone che condividono la stessa passione”.

Tutta la programmazione di Diffusioni (che parte a Novembre per terminare a Maggio), comprendente quindi spettacoli serali, laboratori, residenze artistiche e spettacoli per bambini e adulti, può essere vista come un percorso formativo e preparatorio per il festival estivo:

“Vediamo il festival estivo come un qualcosa che serve a condensare questo percorso all’interno del teatro contemporaneo a 360 gradi. Proporre contenuti complessi come quelli veicolati dalle scelte contemporanee che proporremo, è un lavoro capillare, a tratti faticoso, quasi una missione. Spesso siamo stati accusati di proporre programmazioni “difficili”, o linguaggi che spesso appaiono “sofisticati”. La nostra idea è quella di partire dal pubblico per costruire una consapevolezza e favorire una lettura di questi linguaggi. E a nostro parere, considerando il successo di partecipazione e l’entusiasmo della programmazione estiva passata, abbiamo lavorato con risultati piuttosto soddisfacenti. Crediamo che il teatro contemporaneo non sia così distante o inarrivabile, anzi: a nostro avviso è accessibile a tutti. Può essere stimolante, una volta iniziato a digerire certi modi di esprimersi e di mettere in scena alcuni contenuti, per stimolare la riflessione e il pensiero. Volendo, anche la meditazione di temi sui quali quotidianamente capita di non considerare; un po’ come lo Zen, appunto”.

Per conoscere dettagli relativi ai laboratori e alle programmazioni di Diffusioni, il sito di riferimento è www.festivaldiffusioni.com

Di seguito la testimonianza del festival 2015, realizzata da Blanket Studio:

 

 

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