18, Aprile, 2024

Decreto sicurezza, Tozzi: “Le leggi vanno rispettate anche quando non si condividono”

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Interviene la capogruppo in consiglio comunale a Reggello Elisa Tozzi

Decreto sicurezza: dopo che i Sindaci dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve si sono schierati contro, la capogruppo reggellese Elisa Tozzi, esponente della Lega, attacca:

“Le leggi vanno rispettate anche quando non si condividono e con questa presa di posizione meramente strumentale ad attaccare politicamente il ministro dell’ Interno i Sindaci in questione mostrano chiaramente che le loro priorità sono tutto fuorché garantire il rispetto della legalità e della sicurezza dei propri cittadini. Non solo, si decide di andare strumentalmente contro ad un provvedimento che interviene finalmente a ridimensionare quel business dell’accoglienza delle cooperative politicizzate che fino ad oggi hanno solo lucrato sull’emergenza migranti. Chissà cosa ne pensano i cittadini di Tosi e del Saltino di questa presa di posizione del Sindaco di Reggello".

"Ricordo infatti che proprio quelle frazioni negli ultimi anni si sono ritrovate a dover fare i conti direttamente con il fallimentare modello di accoglienza della Regione Toscana, che non ha esitato a dislocare a 1000 metri di altezza in piena montagna decine di migranti, con conseguenze disastrose per tutta l’economia turistica del territorio. Anziché schierarsi contro questa politiche assurde, il cui esito appariva scontato i Sindaci oggi dissidenti lo hanno avallato per mera convenienza politica".

"Oggi che si è deciso di mettere mano seriamente alla gestione dell’immigrazione incontrollata ed al business dell’accoglienza e di dare ai Sindaci maggiori poteri per quanto attiene, ad esempio, le occupazioni abusive, con una politica che ha pagato sino ad oggi in termini di minori sbarchi, si alimenta strumentalmente una polemica politica che addirittura invoca la non applicazione di una legittima norma dello Stato. Tutto questo quando ci sono oltre 60 mila famiglie Toscane che oggi vivono sotto la soglia della povertà. Tutto questo nonostante che le amministrazioni targate Pd spendono centinaia di migliaia di euro in una spesa sociale che non è dato sapere dove sia effettivamente destinata. Perché i Sindaci non hanno mai fatto sentire forte la loro voce contro tutti quei provvedimenti che negli anni dei governi “amici” hanno costantemente tolto risorse agli enti locali, utilizzando i Comuni solo come ammortizzatori e gestori di un fenomeno migratorio senza precedenti?"

"La verità è che molti Comuni per mera convenienza politica hanno sempre tollerato ogni tipo di situazione, anche potenzialmente a rischio di illegalità, per evitare di affrontare le emergenze e di sostenerne i costi sociali ed economici Oggi invece i Sindaci sono chiamati ad assumersi precise responsabilità per garantire il rispetto della legalità nel proprio territorio facendo applicare quella legge, che offre loro tutti gli strumenti per farlo. Se un immobile è occupato abusivamente da decenni, si sgombera; se i presupposti perché il migrante possa rimanere in questo Paese non ci sono più, i Sindaci hanno il dovere di far rispettare la legge, prima di tutto nell’interesse dei propri concittadini".

Elisa Tozzi conclude: "Come si può, ad esempio, essere contro alla revoca del permesso umanitario allo straniero che commette reati? Come si può dare contro ad una norma che cerca di dare risposte a quel senso di insicurezza diffuso tra la popolazione, frutto di una immigrazione incontrollata ma anche di una illimitata tolleranza verso situazioni di degrado ed illegalità mai concretamente affrontate? Stupisce infine che gli stessi Sindaci non abbiamo mai chiesto con la stessa intensità ai governi precedenti maggiori risorse agli enti locali ed una maggiore flessibilità, queste si istanze comprensibili e che sarebbero andate certamente nell’interesse dei cittadini; anteporre la mera strumentalizzazione politica alla politica del buonsenso è una logica che non ci appartiene".

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