20, Aprile, 2024

Tra Cracovia, Limisso e Breslavia: l’esperienza di Deborah Fazzuoli durante la pandemia

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La valdarnese Deborah Fazzuoli ha vissuto gli ultimi due anni e mezzo a cavallo tra la Polonia e Cipro. La rincorsa al lavoro in tempi difficili e come in questi paesi stata gestita la crisi pandemica: questo il suo racconto.

Deborah Fazzuoli, venticinquenne sangiovannese si è spostata all'estero dopo aver conseguito la laurea in lingue ed ha passato tutta la pandemia fuori dall'Italia. In questo momento, vive e lavora a Breslavia. Deborah racconta le differenze di gestione della pandemia tra la Polonia e Cipro (dove ha vissuto per sei mesi).

Quali sono stati i motivi della tua partenza e perché proprio la Polonia? Deborah:" Ho studiato lingue a Firenze e tra queste, il polacco. Ovviamente l'interesse per la lingua, che mi è stata insegnata nel modo in cui viene appresa anche in Polonia, e la curiosità verso questi luoghi, sono stati una spinta; ma prevalentemente mi sono mossa per cercare lavoro. Sono partita per Cracovia a febbraio 2019 e lì, sono rimasta fino a maggio 2020. Come prima esperienza, ho lavorato per un'agenzia di viaggi, in un progetto dedicato ai viaggi per business."

Quindi, quando è scoppiata la pandemia, tu eri a Cracovia, come erano le restrizioni? "Esatto. Ero a Cracovia nel momento in cui tutto ha avuto inizio e il progetto dell'agenzia per la quale lavoravo, è stato chiuso, appunto a causa del Covid. A differenza dell'Italia, qua in Polonia, le restrizioni e le aperture, non sono mai state molto graduali. Qua o tutto è chiuso o tutto è aperto. Nella prima ondata, con le chiusure, era tutto molto ligio e fiscale; in realtà adesso si nota la stanchezza un po' in tutti i sensi e in tutte le categorie. Adesso siamo nella fase di apertura; da soli un paio di giorni e infatti non esiste neanche il coprifuoco."

Come è stata gestita la seconda ondata, hai notato differenze nette? Deborah: " io ho passato la seconda ondata a Cipro. Proprio perchè il progetto per il quale lavoravo, aveva chiuso, ho trovato un altro lavoro che mi ha portato ad abitare sei mesi a Cipro. Quindi non ho avuo modo di fare grandi osservazioni da questo punto di vista." In quale periodo sei stata a Cipro? Quali le differenze di gestione che hai notato? "Sono tornata in Italia solo ad agosto 2020, poi sono ripartita per Cracovia perchè il mio ragazzo aveva trovato un lavoro là e da settembre 2020 a marzo 2021 sono stata a Cipro a Limisso. Per volare verso Cipro, c'era bisogno di un documento che attestasse il motivo dello spostamento. Quindi che mi stavo spostando per lavoro ed inoltre, ovviamente, dei risultati di negatività al Covid."

"A mio avviso, Cipro ha trattato la questione Covid, in manier amolto intelligente" – continua Deborah- " Era tutto aperto ma per potersi muovere, per poter transitare, si doveva mandare un sms ad un numero, con un codice che indicava il motivo per il quale ti spostavi e questo messaggio valeva per tre ore. Insieme al codice per lo spostamento, si doveva dichiarare anche il numero della carta d'identità. Così avvenivano i controlli. Questi sms potrebbero essere paragonati alle autocertificazioni italiane, ma l'efficacia è evidentemente diversa. Se la polizia ti fermava fuori controllava questo sms e se non avevi il messaggio faceva la multa. I motivi per spostarsi erano visite mediche, fare la spesa, aiutare parenti, motivi sportivi e altro che rientrasse comunque in motivi di necessità. Inoltri il coprifuoco era alle 21; ma il lavoro che svolgevo lì, da questo punto di vista mi agevolava con gli orari; quindi la questinoe del coprifuoco per me non è stata un vero e proprio problema".

Adesso sei tornata in Polonia, nei tuoi piani, rientra l'Italia? " Adesso sono a Breslavia e l'occasione lavorativa che ho trovato è veramente vantaggiosa. Il lavoro che facevo a Cipro mi piaceva, come anche mi piaceva Cipro; ma quel tipo di lavoro sarebbe impossibile da mantenere a lungo termine; ero una specie di trader, aiutavo le persone ad attivare il loro profilo. Tornare in Italia mi piacerebbe, non credo vorrei rimanere in Polonia, il clima non è mai stabile, manda in confusione. Durante la pandemia non ho pensato di tornare in Italia, per il semplice motivo che non capivo quanto effettivamente sarebbe stato il rischio di rimanere bloccata da qualche parte."

Quale è l'aspetto più discorsante tra la situazione in Polonia e quella in Italia? "Sinceramente non saprei fare grandissimi paragoni, ma una cosa è certa, qua in Polonia siamo molto avanti coi vaccini. Io posso chiamare per essere vaccinata e lo farò in questi giorni. Inoltre, ho la possibilità di scegliere a quale vaccino sottopormi. Coi vaccini siamo già arrivati ai nati nel 1999/2000."

 

 

 

 

 

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