27, Luglio, 2024

Casse d’espansione Pizziconi 2, lavori completati entro il 2024. Sopralluogo di Giani, Monni e Mugnai

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“Un’opera complessa di ingegneria civile del costo di 11 milioni e mezzo di euro che permetterà di mettere in funzione la cassa d’espansione di Pizziconi, già realizzata, e di connettervi l’Arno e l’entrata delle acque di piena. E’ quindi di strategia fondamentale per la gestione del rischio idraulico. I lavori sono a buon punto, prevediamo entro Natale di liberare la piattaforma autostradale dal nostro cantiere e poi il completamento delle opere accessorie entro marzo 2024. I lavori sono oltre il 50% dell’attuazione”. L’ingegnere Marianna Bigiarini, responsabile del procedimento, spiega lo stato degli interventi per la realizzazione dell’opera di alimentazione della cassa d’espansione Pizziconi, collaudata a dicembre 2020, nel comune di Figline e Incisa Valdarno.

L’‘opera di presa’ permetterà l’ingresso e la regolamentazione delle acque di piena dell’Arno nella cassa di espansione grazie ad un intervento che consentirà il sotto attraversamento dell’autostrada A1 Milano-Napoli e del viadotto ferroviario della linea ad Alta Velocità. Pizziconi 2 diventa ‘il rubinetto’, così come lo ha definito l’assessora regionale Monni, della cassa d’espansione.

Nella mattina il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora Monia Monni e la sindaca di Figline Incisa Giulia Mugnai insieme ai tecnici hanno effettuato un sopralluogo.

Monia Monni, assessora regionale: “E’ un’opera ingegneristicamente molto complessa perchè si passa sotto l’autostrada senza interrompere il traffico, cercando di non dividere in due il paese perchè questo tratto autostradale è fondamentale. E’ un’opera da oltre 11milioni di euro e sostanzialmente è il rubinetto della cassa d’espansione di Pizziconi, già entrata in funzione, e che con questa opera possiamo regolare nei tempi e nei modi d’ingresso dell’acqua. Il sistema nel suo complesso è composto da 4 casse d’espansione: Pizziconi sono due lotti, il primo è già stato realizzato, Restone è stanzialmente realizzato e siamo in gara per i Prulli. Un sistema di opere complesse che renderà il nostro territorio molto più sicuro”.

Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana: “Questo rappresenta il secondo grande passaggio per il contenimento dell’acqua in una chiave di prevenzione. Questa opera contiene 3/4 milioni di metri cubi di acqua. Il passaggio più delicato è quello che stiamo vivendo che nell’arco di 6/7 mesi sarà completato: lo spingitubo che consentirà di far passare sotto l’autostrada quella che dovrebbe essere l’eventuale acqua dell’Arno se dovesse tracimare che vogliamo portare lontano da Firenze. Un’opera di prevenzione idraulica di portata internazionale che pone la Toscana tra le regioni che maggiormente hanno fatto e i risultati si vedono”.

Giulia Mugnai, sindaca di Figline Incisa: “Finalmente sta arrivando a conclusione anche l’intervento delle opere di ‘presa’ per la cassa d’espansione che ricordo è già di fatto funzionante a Matassino e che ha garantito la sicurezza dell’abitato. Le casse d’espansione sono lo strumento fondamentale per mettere in sicurezza, dal punto di vista idrogeologico, il territorio ma sono anche uno strumento di sviluppo per il nostro comune perchè sappiamo benissimo che alcune aree del territorio sono a rischio idraulico e questo impedisce  un rilancio vero e proprio dell’area. Andare avanti con gli interventi di Pizzoconi 2 è importantissimo ma è necessario fare il punto anche sulle due di Restone e Prulli-Leccio che termineranno l’intero intervento di messa in sicurezza di Figline Incisa. Lavori che sono molto attesi oggi e che sono visti fondamentali per sentirsi in sicurezza”.

 

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