Continua l’abbattimento nel viale Alcide de Gasperi. Crollati altri rami e un albero. Il responsabile della protezione civile dell’Unione dei comuni del Pratomagno ricorda ai cittadini il divieto di accedere al viale. Sul posto anche il corpo forestale dello stato
Continua l'abbattimento dei pini nel viale Alcide de Gasperi a Piandiscò dopo i danni causati dal forte vento della scorsa settimana. E pini e rami continuano a cadere: un albero, per fortuna già imbracato, ieri ha ceduto. Questo significa tempi più lunghi nelle operazioni e norme di sicurezza ancor più rigide. Sono, infatti, circa 500 le persone che abitano nella zona. A loro e ai cittadini di Piandiscò si rivolge il responsabile della protezione civile dell'Unione dei comuni del Pratomagno, Stefano Frosini.
"Si è verificato un crollo assistito di un'alberatura davanti al civico 29 del viale. Era previsto ma ha comportato la modifica del piano di sicurezza del cantiere. Questo significa anche un allungamento del cronoprogramma dei lavori. Avevamo pensato di concludere gli abbattimenti entro giovedì: non potrà avvenire, termineranno, invece, venerdì. Mentre le operazioni di ripulitura del resede finiranno nella mattina di sabato. Questo rende importante l'osservazione delle norme date ai residenti e ai cittadini in genere: l'assoluto divieto di accedere all'area di cantiere e alla sua immediata vicinanza. Il crollo infatti di altri pini non è scongiurato. L'evento meteorologico è stato tale da aver messo in condizioni di stress critico tutte le alberture del viale".
Sul posto è giunto anche personale del corpo forestale dello stato. Intanto continuano anche le operazioni per la produzione del cippato. Nel piazzale antistante lo stadio, infatti, chiome, tronchi e rami vengono lavorati e tritati: saranno portati alla centrale di biomasse di Levane.
E intanto il sindaco ribadisce di nuovo le necessità di tagliare quei pini e la volontà di dare una nuova immagine al viale.
"Io non ero venuto finora nel viale perchè non riesco a sopportare l'emozione di non vedere più gli alberi che hanno accompagnato la mia giovinezza. Erano il segno della bellezza del paese. Ma una cosa è l'estetica e un'altra l'etica: noi abbiamo la responsabilità di tutelare la vita delle persone e la loro incolumità. Abbiamo anche la responsabilità di ridare un viale all'altezza della situazione. Apriamo, quindi, un concorso di idee e di proposte per avere anche dai semplici cittadini, dalle ditte, dai professionisti un'idea o un progetto".