19, Aprile, 2024

Ballottaggio, la posizione della Sinistra. PRC e PaP: “Invitiamo a un voto antifascista”. PCI: “Nessun candidato ci rappresenta”

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In due note distinte, i partiti che componevano la coalizione a sostegno della candidatura di Lorena Tosin per Figline e Incisa si esprimono in vista del ballottaggio di domenica 9 giugno

Anche i partiti che componevano la coalizione di Sinistra a sostegno di Lorena Tosin, per Figline e Incisa, si esprimono in vista del ballottaggio di domenica 9 giugno che vedrà scontrarsi Giulia Mugnai e Silvio Pittori. 

Due le note distinte. La prima è rappresentativa delle posizioni di Potere al Popolo e Partito di Rifondazione Comunista. "All’unanimità siamo per nessun accordo in questa fase. La nostra posizione è, e sarà, sempre frutto di analisi e decisioni prese in piena autonomia, senza chiedere o ricevere nulla da nessuno. Siamo nati Alternativi sia alla destra che al centro sinistra, lo abbiamo messo nel programma, della Lista Sinistra per l'Alternativa, e con questa premessa e con il nostro programma abbiamo fatto la campagna elettorale, chiedendo su ciò l'appoggio e il voto alla cittadinanza". 

"In merito alla situazione contingente, al ballottaggio in essere, facciamo nostro l'appello che l'ANPI ha lanciato, e lo rilanciamo agli elettori: chiediamo agli oltre 18.000 elettori di Figline e Incisa di andare a votare il 9 giugno esprimendo un voto antifascista e antirazzista. Ribadiamo le critiche e le differenze dalle destre, ma anche da chi ha permesso e favorito il crearsi di queste situazioni. Però, tutto ciò premesso, non possiamo restare indifferenti, 'equidistanti', ignavi di fronte ad una possibile vittoria di una destra a trazione fascioleghista a Figline e Incisa". 

Una seconda nota è a cura del Partito Comunista Italiano. "Il PCI, giudicando le due forze in campo espressione delle stesse logiche antipopolari, seppure declinate in modo differente, non dà alcuna indicazione di voto per il ballottaggio di domenica 9 giugno e ritiene contradditorio e subalterno ogni diverso atteggiamento. Il PCI è per attuare la Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione Antifascista, applicando soprattutto l'art. 3 che tratta l'eguaglianza tra i cittadini a prescindere dal colore della pelle, convinzioni politiche e religiose, condizioni sociali. Il PCI è per salvaguardare i beni pubblici: acqua, il suolo e la salute salvaguardando per essa i principi che furono base della Riforma Sanitaria degli anni Settanta; volle inserire nel programma elettorale della Sinistra per l'Alternativa la possibilità, qualora le proposte di legge presentate in Parlamento diventino tali, di indire un referendum per far tornare Figline e Incisa due comuni diversi; è per incentivare la riqualificazione del costruito per dare occasioni di lavoro alle decine di piccole imprese dell'edilizia; è per installare sistemi di risparmio energetico in ogni edificio pubblico; per far riassumere alla gestione diretta del Comune i servizi pubblici continuativi quali la refezione scolastica e il trasporto scolastico; per una Sanità Pubblica di eccellenza nella zona che faccia perno sull'Ospedale Serristori, contro le chiare intenzioni privatizzatrici della Regione Toscana governata dal PD. Quasi nulla di ciò si trova nei programmi dei Partiti che sostengono al ballottaggio i candidati a Sindaco".

"In questi giorni – conclude il PCI – abbiamo visto candidati al Comune, inizialmente schierati contro l’attuale gestione del potere, che istigati e favoriti dai vigenti meccanismi elettorali si sono attestati su posizioni assai diverse da quelle garantite ai propri elettori. E anche per questo prendiamo impegno di sollecitare una battaglia politica per ritornare al proporzionale in modo che a ogni testa corrisponda un voto e che i consessi elettivi siano veramente rappresentativi della volontà popolare. Premesso questo i militanti del PCI si impegnano a sviluppare da subito il proprio lavoro politico sul territorio per costruire una reale alternativa sociale e politica". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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