Il raggruppamento di forze di sinistra parla di “aumenti dovuti a un’anomala gestione del ciclo dei rifiuti” e aggiunge: “Anche il Comune di Montevarchi ha le sue responsabilità: non ha mai esercitato il suo potere di controllo sull’operato del gestore”
La questione rifiuti finisce al centro dell'attacco politico di "Montevarchi Alternativa", la coalizione di forze di sinistra che sabato presenterà il proprio candidato sindaco per le elezioni amministrative a Montevarchi. "Siamo assolutamente contrari all’aumento della Tari che ci sarà anche quest’anno a causa di un’anomala gestione del ciclo dei rifiuti", si legge in una nota in cui la coalizione rivendica anche di aver incluso nel proprio programma anche "la ricetta per scongiurare tali aumenti".
"La comunità di Montevarchi che vedrà un aumento della spesa di oltre 120 mila euro l’anno a causa del mancato raggiungimento di tre fattori: la produzione di rifiuti pro-capite maggiore di 500 kg/anno, la Raccolta Differenziata inferiore al 50% (47,74%, in base agli ultimi dati certificati) e il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge di Differenziata anche a livello di ATO Toscana Sud".
"La situazione è di per sé anomala – si legge nella nota – perché il gestore del ciclo rifiuti guadagna dal conferimento in discarica, scaricando sulle tariffe ai cittadini le penali per gli obiettivi di legge non raggiunti. Ma non si può addossare la colpa unicamente a Sei Toscana – aggiungono i promotori di Montevarchi Alternativa – perché anche il comune ha le sue responsabilità: primo perché è tra i soci dello 'scatolone' misto pubblico-privato Sei Toscana, secondo perché la responsabilità ultima delle azioni del gestore sul territorio comunale non può che ricadere sull'amministrazione, che non ha mai esercitato il suo potere di controllo sull’operato del gestore, né ha attuato pratiche per incentivare comportamenti virtuosi".
Montevarchi Alternativa espone la sua ricetta: "Proponiamo il compostaggio di comunità con sconto in tariffa, una raccolta con tariffazione puntuale che premi i cittadini virtuosi, il reverse vending (con macchinari che ritirano contenitori di plastica e alluminio dando in cambio buoni sconto) e, soprattutto, il controllo di tutta la filiera post-raccolta dei rifiuti, in modo da favorire il riutilizzo nei cicli industriali e il riciclaggio invece del costoso conferimento agli attuali impianti. Ci impegneremo affinché i cittadini abbiano il servizio cui hanno diritto con le tasse che pagano: vogliamo scoraggiare i metodi che danneggiano sia sotto il profilo ambientale sia sotto il profilo economico la comunità".
