23, Novembre, 2024

Attacchi sessisti sui social durante la campagna elettorale, interviene la Commissione Pari Opportunità: “Ora basta”

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Principale vittima di frasi discriminatorie è stata nei giorni scorsi la candidata sindaco Silvia Chiassai, che per questo ha già ricevuto espressioni di solidarietà bipartisan. Ora anche la Commissione Pari Opportunità richiama tutti a comportamenti e linguaggi più consoni

Parole offensive, una campagna denigratoria sessista nei confronti delle candidate donne ma rivolta in particolare alla candidata sindaco Silvia Chiassai. Sui social network, negli ultimi giorni, si sono registrate anche frasi di questo tipo. E così nella campagna elettorale di Montevarchi finisce per intervenire anche la Commissione Pari Opportunità.

La vicenda è stata portata alla luce da altre donne, che hanno notato i commenti e rilanciato su facebook. "Un signore, privo di intelligenza, ha pensato bene di fare campagna per altri insultando pubblicamente la Dott.ssa Chiassai. Fermo restando che quello che ha scritto su fb è reato, ciò che ha fatto questo signore non è politica, ma solo diffamazione. Spero che questa tornata elettorale montevarchina significhi veramente che c'è la voglia di cambiare, anche nei toni, la politica", ha scritto Cinzia Scotto, già giudice della sezione distaccata del tribunale di Arezzo a Montevarchi.

Le aveva fatto eco Cristina Bucciarelli, candidata per Prima Montevarchi, che aveva preannunciato una iniziativa trasversale: "E' mia intenzione promuovere un'azione collettiva che coinvolga trasversalmente, quantomeno, le candidate tutte di Montevarchi. Non si può accettare quello che è accaduto! Sono dieci anni che mi impegno a servizio della città senza alcun secondo fine!".

E anche la consigliera regionale del Partito democratico, Valentina Vadi, aveva espresso la propria solidarietà alla Chiassai: "Anche io, da parte mia, esprimo tutta la mia solidarietà alla candidata a sindaco del centro-destra per le offensive parole che le sono state rivolte: posso aggiungere che un atteggiamento simile, nei confronti delle donne che fanno politica, è trasversale agli schieramenti politici, riguarda donne che appartengono, indifferentemente, a ogni partito. In questo, la "democrazia" è davvero compiuta. Penso che ancora tanta strada sia necessario fare, sopratutto culturalmente, in questo paese perché di una donna che fa politica si valutino e pesino i meriti e le competenze e non si stigmatizzi pregiudizialmente la sua appartenenza di genere".

Oggi è arrivata la nota della Commissione Pari Opportunità, che chiede a tutti di tenere linguaggi e comportamenti più rispettosi. "La Commissione Pari Opportunità del Comune di Montevarchi, presa visione della presenza su alcuni social network di una campagna sessista e discriminatoria nei confronti delle candidate alle elezioni delle prossime amministrative, facendo riferimento ai principi della “Carta Europea per l’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale”, elaborata e promossa dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, sottolinea che l’uguaglianza delle donne e degli uomini rappresenta un diritto fondamentale per la democrazia di un Paese civile".

"In nome di questo diritto, la Commissione esprime il proprio dissenso verso forme stereotipate di comportamento e di linguaggio che danneggiano la libera partecipazione delle donne alla vita politica ed invita i partiti ed i gruppi politici a porre in essere mezzi idonei affinché siano rispettate le regole delle procedure ed i codici di condotta, per impedire che tale libertà venga ostacolata".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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