27, Aprile, 2024

Arriva l’ambulanza di primo soccorso, dal primo marzo sarà operativa 12 ore al giorno. Al via anche il progetto cuore

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Incontro tra Asl e Comune di Rignano per verificare l’attuazione dei patti territoriali: dal primo marzo, un’ambulanza di primo soccorso sarà operativa 12 ore al giorno in fascia diurna. Nei mesi successivi sarà potenziata con la presenza del medico a bordo. A buon punto anche il “progetto cuore”.

Dal primo marzo, un’ambulanza di primo soccorso sarà operativa 12 ore al giorno in fascia diurna. Nei mesi successivi sarà potenziata con la presenza del medico a bordo.
 
È uno degli impegni scaturiti nel corso dell’incontro che si è svolto ieri, martedì, fra una delegazione del Comune di Rignano sull'Arno, composta dal sindaco Daniele Lorenzini e dall'assessore Giuliano Buonamici, e l’Azienda sanitaria di Firenze rappresentata dal direttore sanitario, il dottor Emanuele Gori.
 
La riunione era stata messa in calendario per una valutazione congiunta sullo stato d'attuazione dei patti territoriali sottoscritti più di un anno fa che prevedevano proprio l’arrivo dell’ambulanza di primo soccorso e l'avvio del “Progetto cuore” per il Valdarno Fiorentino.
 
Per quest’ultimo Comune e Asl hanno convenuto che l'iter amministrativo è stato compiuto, per cui a breve potrà iniziare l'attività che, con un progetto analogo, ha registrato un significativo consenso fra la popolazione del Mugello dove era stato sperimentato con successo. Le due delegazioni si sono quindi dichiarate “soddisfatte” dello stato di attuazione relativo agli accordi riportati nei patti territoriali.
 
“Sono state esaminate inoltre due iniziative specifiche per Rignano – si legge in una nota congiunta dell’Asl e del Comune di Rignano – la possibilità di decentrare i prelievi dal distretto presso la sede della Croce rossa italiana e quella di attuare il Cup, cioè la prenotazione di esami e visite specialistiche, oltre che l'anagrafe sanitaria, presso i servizi anagrafe-Urp del Comune. Iniziative che consentirebbero di impiegare diversamente le risorse infermieristiche presenti destinandole ai servizi domiciliari”.
 
“Con questi due interventi si potrebbero portare una serie di servizi più vicini ai cittadini, con frequenza maggiore nella settimana e quindi con minori affollamenti e code degli utenti. Soprattutto il Cup nei locali del Comune costituirebbe un esperimento assolutamente innovativo” sottolineano l’asl e l’amministrazione comunale.

È stato quindi deciso di studiare operativamente nei dettagli la possibilità di procedere in questa direzione dandosi appuntamento fra qualche settimana per fare un ulteriore punto della situazione.

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