Democratici, socialisti e Impresa e Innovazione potrebbero dare forfait: gli incontri della delegazione con il Pd non hanno portato ancora ai punti fermi che cercavano. Si uniscono invece SpM, Politica e Servizio, la neonata Sel e Montevarchibenecomune. Intanto l’ex sindaco Valentini tira le orecchie alla dirigenza Pd
Sono le ore decisive, dalle quali probabilmente si delinea una volta per tutte la forma con cui le forze di centrosinistra si presenteranno alle elezioni amministrative, la prossima primavera, a Montevarchi. Anche per questo la situazione è tesa, e la discussione è ormai diventata pubblica sotto tutti i punti di vista.
Da una parte c'è il Pd segnato da quella profonda crepa che si è aperta definitivamente con la lettera dei dieci renziani, che hanno messo in dubbio la candidatura di Grasso invocando il ricorso alle primarie. Il botta e risposta che ne è nato, con il segretario Agnolucci, si è arenato su una diversa interpretazione del deliberato dell'assemblea comunale con cui si sarebbe dato l'avvallo al sindaco uscente.
E su questo punto, è di oggi lo sfogo (e la tirata d'orecchi) dell'ex primo cittadino Giorgio Valentini (tra gli invitati all'incontro), affidato a facebook: "Lo spettacolo che stano offrendo i Dirigenti del Pd di Montevarchi è semplicemente sconcertante. Per favore, in rispetto di coloro che, come me, sperano di poter votare uno schieramento di centrosinistra, fermatevi! La responsabilità vi impone di avere una linea politica da proporre in modo trasparente alla città, assumere decisioni chiare, se ce la fate il più unitariamente possibile, senza il balletto delle regole interpretate da una parte o dall'altra". E ancora: "Avete l'obbligo di dare giudizio sull'operato di una giunta a guida Pd, con personalità di spicco impegnate nel suo lavoro. Sugli uomini e sul candidato sindaco fateci sapere quali sono regole e percorso che intendete adottare, se con le altre forze, oppure scegliete un candidato e delegate a lui la formazione della coalizione".
Dall'altra parte ci sono le forze di centrosinistra, che lo stesso segretario del Pd Agnolucci ha invitato all'incontro del 19 gennio. Perché l'obiettivo resta, almeno sulla carta, ancora quello di ritrovare l'unità. Sarà difficile, però, almeno con quelle forze che già oggi siedono all'opposizione: i Democratici e Progressisti, socialisti del progetto Caciulli, che oggi hanno trovato la sinergia con Impresa e Innovazione di Magini, molto probabilmente non ci saranno, a quell'appuntamento. Nei mesi scorsi le delegazioni si sono già incontrate, ma quello che il gruppo continua a chiedere al Pd è risposte chiare su tre richieste: nuovo progetto politico, discontinuità con l'attuale governo della città, scelta del candidato con primarie di coalizione aperte. Risposte che, sostengono socialisti e democratici, ancora non sarebbero arrivate.
Per contro, c'è un raggruppamento che si muove compatto e che dialoga con il Pd. Si tratta di Sinistra per Montevarchi (oggi in consiglio in maggioranza con Iraci), Sel Montevarchi (neonato, in attesa del via libera definitivo del partito), Politica e Servizio (fondato da Buffoni) e Montevarchibenecomune (con Piero Francini). Insieme hanno sottoscritto un comunicato stampa in cui rivendicano alcuni dei risultati raggiunti fino ad oggi e fissano i punti cardine per il percorso futuro.
Infine, per chiudere il quadro del centrosinistra, restano le forze che si definiscono 'alternative' al Pd, e che dunque non parteciperanno sicuramente alla coalizione. Movimenti e partiti di sinistra che a fine dicembre hanno annunciato la nascita di "Alternativa per Montevarchi": ne fanno parte Alternativa Libera, Possibile, Sinistra Ecologia Libertà (Valdarno)-Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Sì Toscana a Sinistra.