“Quando la vita è un gioco è in gioco la vita” è lo slogan con cui è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione, che andrà avanti per un mese. I numeri delle ludopatie in Toscana vedono ancora il fenomeno in aumento
"Quando la vita è un gioco è in gioco la vita": è il messaggio scelto dalla Regione Toscana come slogan della campagna di comunicazione sul gioco d'azzardo patologico, che da lunedì 18 febbraio comparirà per le strade di tutta la Toscana, su bus e tramvia, sui quotidiani e sui social, e verrà trasmesso anche per radio. L'immagine è quella di due persone, un uomo e una donna, incollate ad altrettante slot machine, ipnotizzate dal gioco. Sotto, la scritta: Nel gioco d'azzardo si rischia di perdere soldi, lavoro e famiglia. Quando diventa un problema chiama il numero verde: 800 88 15 15. E il link alle pagine del sito della Regione dedicate al Gap: regione.toscana.it/giocodazzardo.
La campagna è stata presentata dall'assessore al sociale Stefania Saccardi, assieme alla consigliera regionale Serena Spinelli, presidente dell'Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d'azzardo patologico. "La dipendenza dal gioco d'azzardo – ha detto Saccardi – sta diventando sempre più preoccupante, perché coinvolge un numero crescente di persone di tutte le età e di tutte le fasce sociali, che si lasciano tentare dal gioco, fino a far diventare questa passione una vera patologia La Toscana è stata tra le prime regioni che hanno cercato di dare risposte alla crescente domanda di aiuto, sia delle persone entrate ormai nel vortice del gioco d'azzardo patologico, che dei loro familiari".
"La Toscana è stata una delle prime Regioni a darsi una legge sulla ludopatia – ha ricordato Serena Spinelli – Con questa campagna diamo seguito a una serie di impegni presi. Prevenzione e informazione sono strumenti fondamentali per ridurre l'accesso al gioco in maniera patologica. Il fatto che tra i giovani sia in calo è anche frutto dell'informazione. Il gioco può diventare una patologia, e in molti casi ci sono multidipendenze. Spesso sono le famiglie che si rivolgono agli operatori. La rete dei servizi è in grado di dare risposte".
I numeri del gioco d'azzardo patologico (Gap) sono purtroppo in crescita, in Toscana come a livello nazionale. La Regione, a partire dalla legge regionale del 2013, che contiene una serie di misure per il gioco consapevole e la prevenzione della ludopatia, ha messo in atto iniziative di prevenzione e di contrasto: a luglio 2018 ha varato il Piano regionale di contrasto al gioco d'azzardo, finanziato con oltre 3 milioni, che si propone di concorrere alla rimozione delle cause sociali e culturali che possono favorire le forme di dipendenza da gioco, e di promuovere una risposta coordinata e continuativa alle persone che manifestano un problema di Gap. La campagna di comunicazione appena varata è una delle azioni che fanno parte del Piano.
La campagna "Quando la vita è un gioco è in gioco la vita"
La campagna istituzionale partirà lunedì 18 febbraio e durerà un mese. Comprende grandi affissioni su strada, bus e tramvia, arredo urbano su tutto il territorio regionale; pagine sui quotidiani regionali cartacei e online; 8 passaggi al giorno su una ventina di emittenti radiofoniche; banner su Facebook, Twitter e Instagram. Brochure informative saranno distribuitenelle Aziende sanitarie e alle Società sportive. Costo della campagna, 180mila euro: sono fondi del Ministero.
Il numero verde anti-ludopatie
Il numero verde da chiamare è 800 88 15 15, in funzione dal lunedì al venerdì, con orario 9-18. All'altro capo del filo ci saranno psicologi-psicoterapeuti.
Il logo no-slot in negozi e bar
Nell'ambito della campagna, è stato realizzato anche il logo No slot, che verrà dato a tutti gli esercizi pubblici che ne faranno richiesta e che scelgono di non installare le macchinette popolarmente definite "mangiasoldi", cioè apparecchi e congegni per il gioco, lecito, con vincite di denaro. I Comuni dovranno poi verificare che circoli ed esercizi che espongono il logo rispettino gli impegni presi: se in un locale No slot saranno trovati apparecchi per il gioco, il Comune dovrà rimuovere la vetrofanìa e comunicare il fatto alla Regione, che cancellerà il locale dall'elenco.
I numeri del gioco d'azzardo patologico in Italia e in Toscana
Secondo i dati dello studio Ipsad (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs) relativi al 2017-2018, il 42,8% della popolazione italiana di età compresa tra i 15 e i 64 anni ha giocato almeno una volta negli ultimi 12 mesi, quasi 15 punti percentuali in più rispetto alla precedente rilevazione (2013-2014).
Per quanto riguarda nello specifico la Toscana, i dati dell'Ars (Agenzia regionale di sanità) dicono che la prevalenza di giocatori patologici e problematici coinvolge dallo 0,5 al 7,6% della popolazione. Esistono segmenti di popolazione più vulnerabili, come nel caso degli adolescenti. Tra i giovani, la prevalenza di comportamenti problematici legati al gioco è più alta rispetto alla popolazione generale (5-6%). I maschi giocano in misura quasi doppia rispetto alle femmine.
I giochi preferiti: Gratta&Vinci (66%), scommesse sportive (54%), biliardo e altri giochi di abilità (49%). I luoghi dove giocano: ricevitorie, sale da gioco, bar e circoli (90,1%); on line (17,7%); case private (45,4%).
Secondo il test screening Lie/Bet Q condotto da Ars, si stimano 13.000 adolescenti toscani a rischio.
I dati economici del gioco in Toscana e in Italia
In Toscana, nel 2017 (fonte Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato), la raccolta di denaro da gioco è arrivata a 4,8 milioni di euro, con una vincita pari a 3,7 milioni di euro e una spesa di oltre 1 milione di euro. Nello stesso anno la spesa pro capite calcolata è pari a circa 1.304 euro.
A livello provinciale si conferma il record di Prato, in cui la spesa media per l'azzardo è stata di 2.948 euro pro capite. Seguono le province di Massa Carrara (1.492), Lucca (1.403), Pistoia (1.325), Livorno (1.255), Firenze (1.188), Arezzo (1.108). Le province più virtuose sono invece quelle di Grosseto (1.108), Pisa (1.006) e Siena (888). Montecatini Terme è il comune dove si gioca di più, la spesa dedicata ai differenti giochi è di 6.067 euro pro capite (quasi cinque volte di più della media regionale).
Il sito internet dedicato
Nelle pagine del sito della Regione dedicate a Gap sono presenti i dati sulla ludopatia, gli indirizzi del Servizi per le dipendenze in tutte le Asl, e un test per scoprire se si è dipendenti dal Gap.