Il tratto proveniente dal casello è stato aperto per permettere l’ultimazione della parte che collega il viadotto con il traforo zona IVV. Fermi invece, a causa dei problemi dell’azienda appaltatrice, i lavori per l’ultimo lotto, quello che attraversando via Urbinese si dovrebbe immettere nell’opera in provincia di Firenze. Presto la risoluzione
Aperto al traffico il tratto della variante SR69 compreso tra il casello autostradale Valdarno e la località Acquaviva. L'opera in realtà è percorribile fino al viadotto Poggilupi: l'ultima parte, quella che si collega con il traforo in area IVV, sarà terminata entro circa un mese. L'apertura al momento parziale si è resa necessaria per permettere alla Castelnuovese di completare il raccordo tra il nuovo e il vecchio piano stradale. Al termine degli interventi il viadotto sarà a doppio senso mentre l'altro tratto sarà usufruibile per coloro che da San Giovanni si dirigono verso il Casello. Fermi invece i lavori nell'ultimo lotto di via Urbinese.
L'intervento è stato finanziato e programmato dalla Regione Toscana insieme agli enti locali attraverso il programma triennale degli investimenti sulla viabilità di interesse regionale. Costo complessivo: 5 milioni di euro. Si tratta di 1300 metri in parte realizzati con allargamento della provinciale 11 e in parte con la costruzione del viadotto Poggilupi che passa proprio sotto la frana.
"La sezione stradale è di 10, 50 metri, la carreggiata di 7,50 – spiega Claudio Tiezzi, dirigente del servizio edilizia e impianti della Provincia di Arezzo – Il tracciato dal casello ripercorre la vecchia SP 11 e poi si sposta verso monte attraversando con il viadotto di 90 metri la frana. Il vecchio tracciato poi verrà abbandonato per trasformarsi nella terza corsia autostradale. Il tratto poi prosegue parallelamente all'A1 fino alla località Acquaviva".
All'inaugurazione, oltre ai sindaci di San Giovanni, Terranuova e Montevarchi, al presidente della Castelnuovese Alessio Ferrabuoi e ai tecnici, erano presenti l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai.
“Quello di oggi è un altro passo in avanti lungo il percorso avviato ormai da anni per il potenziamento della viabilità regionale in Valdarno e nell'intera provincia. Dopo il ponte Leonardo, che abbiamo inaugurato nell’Ottobre scorso, oggi si è aperto un altro pezzo della nuova strada regionale 69, superando anche una criticità non da poco, come la frana di Poggilupi. Una ulteriore dimostrazione di quanto la Regione abbia investito in questa opera, che ha rappresentato per molti anni il più grande cantiere aperto in Toscana. Oltre 50 milioni messi a disposizione per dare una risposta concreta ad una istanza forte del territorio e per sostenere lo sviluppo. E la Regione sta continuando ad investire in Valdarno, come dimostra anche l’accordo di programma recentemente firmato per la realizzazione della nuova bretella tra la località Le Coste e il Casello autostradale Valdarno, nel Comune di Terranuova Bracciolini”
Poi il presidente Vasai:
"Era un tratto importante per la frana in evoluzione: sembra che si sia fermata e ci stanno ancora lavorando. La soluzione trovata sicuramente mette in sicurezza l'eventualità che la frana possa continuare a scendere. Il tratto non è finito: l'apertura serve a continuare e terminare i lavori nell'altro. Una volta sistemato potremmo inaugurarlo".
In stallo, invece, sono i lavori per l'ultimo lotto della variante SR69, quello che dalla Badiola attraverso l'area di Renacci, in via Urbinese, si dovrebbe ricongiungere con la parte dell'opera che ricade nella provincia di Firenze. La ditta appaltatrice del Consorzio cooperative costruzioni di Bologna naviga in cattive acque e sembra vicino al fallimento. La soluzione che la Provincia sta cercando è un accordo per passare i lavori ad altra ditta dello stesso Consorzio.
"Il problema è legato all'impresa che non è in buone condizioni, fallimentari. L'opera dovrebbe essere rilevata sempre dal Consorzio: ci stiamo lavorando. Pensiamo comunque in tempi ragionevoli di continuare. Purtroppo l'ultimo lotto non troverà lo sbocco naturale nella parte della provincia di FIrenze", afferma Vasai.
"I lavori riprenderanno, siamo abbastanza tranquilli – spiega Vincenzo Ceccarelli – Per il tratto, invece, in provincia di Firenze abbiamo avviato le procedure di commissariamento. L'utilità dell'opera vi sarà quando il collegamento arriverà al casello di Incisa".