23, Dicembre, 2024

Trovato nella notte l’accordo per lo stabilimento Bekaert di Figline. La parola adesso passa ai lavoratori

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Bekaert prevede sei milioni e mezzo di euro di investimenti. Ma la questione più spinosa riguarda gli esuberi: “L’ipotesi d’accordo prevede che nessuno venga lasciato per strada, riducendo l’impatto sociale”.

Siglata ieri notte l'ipotesi d'accordo per lo stabilimento Bekaert di Figline. Adesso la parola passa ai lavoratori. "L'ipotesi firmata dall'azienda assistita da Confindustria Firenze e dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm – si legge in una nota congiunta delle tre organizzazioni sindacali – prevede 6 milioni e mezzo di euro di investimenti per lo stabilimento valdarnese ed un piano industriale per il biennio 2016/2017 orientato alla salvaguardia ed allo sviluppo del sito produttivo".

La questione più spinosa riguarda i livelli occupazionali. Durante il passaggio di proprietà infatti venne stabilita la salvaguardia degli attuali fino al 2017: "Eventuali azioni non potranno coinvolgere più del 15% dei lavoratori dello stabilimento e saranno finalizzate alla gestione di eventuali eccedenze con misure non traumatiche e concordate dalle organizzazioni sindacali".

Si parla di circa una cinquantina di lavoratori. "L'ipotesi prevede – sottolineano i sindacati – che la gestione dei problemi occupazionali sia affrontata senza che nessun lavoratore venga lasciato per strada, utilizzando tutte le possibili soluzioni utili a ridurre l'impatto sociale". Per i segretari Generali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil Firenze, Alessandro Beccastrini, Daniele Calosi e Davide Materazzi “la parola passa ora ai 375 lavoratori che dopo le assemblee che si terranno nei giorni di martedì 15 e mercoledì 16 dicembre, saranno chiamati ad esprimersi sull'ipotesi di accordo con voto vincolante”.

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