20, Novembre, 2024

Tav, M5S: “Atteggiamento irresponsabile delle istituzioni. Serve trasparenza. Problemi di stabilità per le colline di Cavriglia”

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I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Firenze, Cavriglia e San Giovanni, insieme ai deputati Massimo Artini e Samuele Segoni, hanno incontrato il comitato No Tunnel Tav. “La preoccupazione principale è l’atteggiamento dei sindaci del Valdarno che, come un disco rotto, ripetono: prenderemo le terre solo se sono buone”

Questione Tav​: è ancora al centro dell'attenzione del Movimento 5 Stelle la vicenda delle terra da scavo di Firenze soprattutto per le sue ricadute in Valdarno con il conferimento del materiale a Cavriglia. I consiglieri di Firenze, Cavriglia e San Giovanni, Miriam Amato, Massimiliano Secciani e Michela Fabbrini, insieme ai deputati Samuele Segoni e Massimo Artini hanno fatto il punto della situazione insieme al comitato No tunnel Tav. 

“Basta con i teatrini sulla pelle dei cittadini e  in totale disprezzo delle casse pubbliche: sulla tav continua a mancare trasparenza, nonostante un’inchiesta della magistratura e un aumento assurdo dei costi che consiglierebbero a rappresentanti istituzionali seri di interrompere la strada intrapresa. Invece l’imperativo del Pd, a qualsiasi livello è: avanti tutta”.

“Nonostante i proclami di alcuni mesi fa, da parte di esponenti regionali del Pd, ad oggi – parola dell’assessore Giorgetti che ha risposto ad una richiesta di accesso agli atti del Movimento – nessun protocollo di legalità contro infiltrazioni criminali è stato siglato per quanto riguarda il sottoattraversamento Tav. Un fatto abbastanza inquietante se si considera che per opere analoghe (compresa la tav Torino-Lione) gli enti pubblici interessati hanno fatto altrimenti e sono ancora in corso gli accertamenti della magistratura. Nella sua risposta Giorgetti afferma che alcuni dirigenti hanno partecipato presso la Prefettura di Firenze all’istruttoria di una bozza di protocollo di legalità generale (per tutti i contratti della pubblica amministrazione) non ancora definita”.

Il gruppo M5S esprime, dunque, ancora preoccupazione per quello che ritiene un colpo di spugna per far ripartire i lavori della Tav bloccati dalla magistratura con decine di indagati.

"La stessa Commissione Europea nella “relazione sulla lotta alla corruzione” punta il dito sulla corruzione, nel settore delle infrastrutture, citando espressamente la Tav e considerando come momento critico quello successivo alle aggiudicazioni della gara".

"La preoccupazione principale è l'atteggiamento dei sindaci del Valdarno che, come un disco rotto, ripetono: prenderemo le terre solo se sono buone. Affermazioni prive di senso: stiamo parlando di 3milioni e mezzo di metricubi di terre di scavo che – sottolineano gli esponenti del 5 Stelle – pongono anche seri problemi di stabilità delle colline artificiali. Facciamo notare, inoltre, che anche sui controlli effettivi delle terre c'è poco da stare sereni, con i soliti meccanismi all'italiana nei quali si confonde il controllore con il controllato".

Sulla questione, infine, i deputati Samuele Segoni, membro della Commissione Ambiente, e Massimo Artini criticano la mancanza di trasparenza, in particolar modo per il mancato accesso ai contratti sottoscritti con le imprese private e si dicono allarmati per il decreto Sblocca Italia.

“Con l’atto, il governo intende dare avvio alla semplificazione della materia dello smaltimento delle terre e rocce da scavo, dichiarando il “divieto di introdurre livelli di regolazione superiori a quelli minimi previsti dall’ordinamento europeo ed, in particolare, dalla direttiva 2008/98/UE”. Non vorremmo che le terre diventassero buone per decreto. Uno dei punti nevralgici dell’inchiesta della magistratura riguarda proprio le terre di risulta che devono essere conferite a Cavriglia: no a scorciatoie che favoriscono le solite imprese a discapito dei territori e dei cittadini che li abitano ”.
 

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