Il primo cittadino Pietro Tanzini interviene sulla situazione della sala d’attesa della stazione di Bucine: “Siamo a conoscenza della necessità di urgente manutenzione: è un lavoro lungo e complesso, comunque già a buon punto”. Al piano superiore sistemati i locali per ospitare un custorde, a breve gli interventi nella sala d’attesa
Il progetto di recupero della stazione di Bucine è già attivo, come anticipato lo scorso maggio: ancora non è completato, ma l’amministrazione comunale sta lavorando per rendere presentabile i locali, grazie a un protocollo d’intesa firmato con Ferrovie dello Stato. È lo stesso sindaco Pietro Tanzini a spiegare la situazione dell’edificio dopo la segnalazione dello stato di degrado della scorsa settimana.
“L’accordo con Ferrovie concede l’uso della stazione al comune per dieci anni. Il progetto prevede la sistemazione dell’edificio, ma si tratta di un lavoro lungo e complesso, comunque già a buon punto” – commenta Tanzini – “Abbiamo sistemato una parte dei locali del piano superiore che saranno affidati a un custode: si occuperà della cura del giardino e dell’apertura e chiusura della sala d’attesa”.
Proprio le condizioni di sporco e degrado della sala d’attesa erano state documentate da un pendolare una settimana fa: “Sappiamo che quei locali al piano terra della stazione necessitano urgentemente di manutenzione e infatti stiamo completando il progetto proprio con questa parte di interventi: provvederemo all’imbiancatura, a cambiare gli infissi e i rivestimenti in marmo, in questi giorni avremo i preventivi per i vetri”. Una volta concluso il recupero dell’edificio, l’attenzione si sposterà anche sulla riapertura dei servizi igienici.
“Questa amministrazione ci tiene all’immagine del proprio territorio, per questo stiamo cercando di risolvere il problema il prima possibile, nonostante quei locali diventino ogni notte rifugio per sbandati o meta di incivili”, ha aggiunto il primo cittadino.
Al piano terra, al fianco della sala d’attesa, alcuni locali sono a disposizione di alcune associazioni del territorio e lì è stato spostato anche il Banco Alimentare “che prima si trovava in centro a Bucine, ma abbiamo deciso di cambiare sede perché questa è una zona più riservata: una scelta di sensibilità e rispetto verso coloro che hanno bisogno di questo aiuto”.
Già questa mattina, come documentano le foto, la sala d'attesa della stazione di Bucine si presentava diversamente rispetto ad alcuni giorni fa: più pulita e alcune scritte su muri e bacheche già coperte o cancellate.