Per il 15 marzo alle 21 Lista e Comitato Salvare il Serristori hanno indetto un’assemblea pubblica per fare chiarezza dopo il grido d’allarme dei Cobas sulle sorti del Pronto soccorso. Oggi incontro in Regione per la Sindaca. Intanto M5S attacca: “Preoccupante e poco credibile che non sapesse”
Una assemblea pubblica per fare il punto dopo il grido d'allarme lanciato dai Cobas sui possibili tagli al Pronto soccorso dell'Ospedale Serristori di Figline. L'appuntamento è per domani, martedì 15 marzo, dalle ore 21 presso la sala consiliare. E l'organizzazione è della Lista e del Comitato Salvare il Serristori, che invitano i cittadini a partecipare.
"Siamo stanchi di essere presi in giro da rassicurazioni che non trovano poi alcun fatto tangibile, anzi, a ogni rassicurazione ne consegue un servizio in meno", ha commentato il Comitato, che ha annunciato anche di aver presentato un esposto alla Magistratura, "affinché venga fatta chiarezza sulle responsabilità di chi ha ridotto l’Ospedale in questo modo, privandolo di servizi pubblici essenziali".
Alle denunce dei Cobas ha fatto seguito una richiesta di chiarimenti della sindaca alla Asl, arrivati poi attraverso una lettera firmata dal Direttore Morello, in cui si parlava di "dichiarazioni non veritiere" riferendosi appunto a quelle dei Cobas, e di riduzioni che "riguardano solo la guardia chirurgica notturna". Oggi la sindaca si incontrerà con l'assessore regionale alla sanità Saccardi e con lo stesso Morello, per un appuntamento già fissato in precedenza.
E ora interviene anche il capogruppo M5S Lorenzo Naimi: "Accogliamo l’allarme lanciato dai Cobas e ci rendiamo disponibili a tutte quelle iniziative necessarie alla difesa del nostro ospedale. Il documento portato recentemente alla luce mostra un preoccupante cronoprogramma in cui si evidenzia la volontà di devastare ulteriormente e servizi essenziali per il Valdarno fiorentino quale la guardia chirurgica notturna e gli accessi tramite 118, contravvenendo ai patti territoriali".
"Le dichiarazioni del Direttore Morello hanno confermato le nostre preoccupazioni poiché affermare che i patti territoriali vengono rispettati ma che la guardia chirurgica notturna da giugno verrà chiusa risulta impossibile ed illogico. L'ospedale diventerebbe essenzialmente per la diagnostica e le patologie a bassa intensità, andando chiaramente in contrasto con quanto stabilito nei patti del 2013". Poi l'attacco politico: "L’indirizzo politico è frutto delle decisioni di Rossi e del Pd uniti nel consegnare progressivamente ai privati il servizio sanitario regionale. Il nostro Capogruppo in Regione presenterà un’interrogazione urgente all’Assessore Saccardi".
Sulla sindaca Mugnai, Naimi aggiunge: "Siamo rimasti sorpresi dal fatto che lei sembrava ignara dello smantellamento in atto, come se non fosse il suo Pd a governare la regione Toscana e l’Italia. Come se non fossero mesi che le forze politiche, le rappresentanze sindacali e soprattutto i cittadini lanciano chiari messaggi di preoccupazione. Come se non fossero mesi che in Consiglio comunale vengono presentati atti per richiedere un impegno al Sindaco in difesa dell’ospedale e puntualmente il Pd respinge qualsiasi proposta. Un Sindaco che non conosce le decisioni prese sul nostro ospedale come può tutelare la nostra salute?".