Si complica, secondo il Comitato per la difesa del Serristori, la vicenda del terzo ortopedico e del terzo cardiologo al Serristori. Il protocollo siglato nel dicembre scorso prevedeva il completamento dell’organico. “Ci risulta che un medico abbia fatto richiesta per venire all’Ospedale di Figline ma la direzione generale non era a conoscenza di questa occasione da non perdere”
Il Comitato in difesa del Serristori ha incontrato la dirigenza della Asl10. Al centro dell'incontro i patti territoriali siglati nel dicembre 2013 dai sindaci del Valdarno fiorentino, la stessa Asl e la Regione e che, tra le altre cose, avrebbero dovuto prevedere il completamento dell'organico e l'arrivo di un terzo ortopedico e di un terzo cardiologo.
Alla riunione, voluta dal comitato proprio per discutere del mancato rispetto del Protocollo, erano presenti anche i direttori del dipartimento di Medicina, Chirurgia ed Emergenza Urgenza. Presente all’incontro anche il direttore sanitario dell’Asl 10 e la direttrice sanitaria dell’Ospedale Serristori. Nessun chiarimento, secondo il Comitato, è stato dato.
“Incredibilmente sul problema del terzo ortopedico, il direttore Morello era in possesso di informazioni completamente opposte rispetto a quelle già assunte dal Comitato – spiega Clara Mugnai – Alla direzione generale non risultavano medici ortopedici disposti ad accettare il trasferimento all’Ospedale di Figline. A questo punto ci siamo sentiti in dovere di far presente al dott. Morello che il comitato era venuto a conoscenza di una esplicita richiesta di trasferimento al Serristori che è stata avanzata da un medico ortopedico che attualmente lavora in un ospedale toscano. Se questo piccolo giallo sarà chiarito potremmo fare un passo avanti nel rispetto degli accordi firmati da Regione ed Asl. Secondo noi la disponibilità espressa dal medico per un trasferimento al Serristori rappresenta un’occasione che non dovrebbe essere persa”.
Non solo ortopedia. Il Comitato, infatti, punta l'indice anche sul mancato arrivo al Serristori del terzo medico cardiologo.
“Anche in questo caso il mistero è stato chiarito, ma attendiamo spiegazioni – afferma Clara Mugnai – Nel testo è scritto chiaramente che è finito all’Ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli il medico chiamato a sostituire il dottor Pandolfi, cardiologo di Figline, che è andato in pensione. Abbiamo detto al dott. Morello che non è accettabile il ‘dirottamento’ di un medico a Torregalli, quando a Figline manca ancora il terzo cardiologo previsto nell’accordo. I patti si rispettano”.