Il sindaco di Figline Incisa d’accordo con il collega di San Giovanni per salvare i presidi valdarnesi: “Questa è l’occasione giusta per dimostrare quanto il Valdarno è unito per la salute dei propri cittadini”
Questa volta sono uniti Valdarno aretino e fiorentino. La posta in gioco, d'altronde, è importante: il mantenimento dei due ospedali, il monoblocco della Gruccia e il Serristori di Figline, e la salute dei cittadini. Se Maurizio Viligiardi, in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci, ieri ha lanciato il progetto di unitarietà tra le vallate compresa la Valdisieve oggi Gulia Mugnai lo accoglie e ribadisce: “Comuni uniti per salute dei cittadini. Questa è l’occasione giusta per dimostrarlo". E rende noto il già avvenuto incontro tra i sindaci del Valdarno aretino, fiorentino e della Valdisieve.
Sul regolamento della Conferenza Stato – Regioni con il quale vengono definiti i parametri dei presidi ospedalieri e le attività svolte secondo il bacino d'utenza e secondo il quale il Serristori potrebbe chiudere e il Monoblocco della Gruccia 'svuotato, il sindaco di Figline Incisa afferma:
“Stiamo approfondendo l’analisi di questo documento, come del resto stiamo seguendo con molta attenzione la riorganizzazione delle Asl toscane. Anche per questo insieme agli altri sindaci del Valdarno e della Valdisieve ci siamo incontrati più volte: l’obiettivo è rendere ancora più salda l’alleanza per la salvaguardia dei nostri ospedali, ma più in generale per il mantenimento di tutta una serie di servizi che devono avere il Valdarno come protagonista a partire dalle infrastrutture e dalle attività produttive, fino ovviamente al delicato settore socio-sanitario. Temi importanti su cui continueremo a lavorare in modo unitario, tutti consapevoli che collaborare significa dare opportunità a tutto il territorio”.
“Purtroppo non è la prima volta che il Serristori è sotto minaccia e come Amministrazione garantiamo un impegno costante per la sua tutela – ha aggiunto Giulia Mugnai – Ci confortano però i dati che arrivano direttamente dall’ospedale di Figline: dati ottimi, e forse proprio per questo non fanno tanto clamore. Il numero dei ricoveri è in crescita, così come quello delle attività ambulatoriali e delle operazioni chirurgiche; negli ultimi giorni sono stati pubblicati anche i dati di accesso al Cup, ben 54.495 nel 2014 a fronte dei 43.333 nel 2010, a dimostrazione della vitalità e della centralità di questo ospedale rispetto alle provincia di Arezzo e Firenze”.
“A corollario di tutto questo ci sono gli investimenti di Asl e Regione per la ristrutturazione del presidio, il cui studio di fattibilità è stato approvato il 9 marzo: entro la fine del 2015 è prevista la progettazione esecutiva della Casa della Salute, del Pronto Soccorso e del nuovo Dh oncologico, mentre tra poche settimane sarà avviata la chirurgia oculistica proprio in sinergia con il Monoblocco. Ma a fronte di investimenti che sul Serristori sono pari a 2 milioni e 700mila euro, sbaglieremmo a considerare gli ospedali del Valdarno come due monoliti che non dialogano. È invece necessario iniziare ad integrare maggiormente i servizi in modo da allontanare minacce di ridimensionamenti, ma soprattutto per garantire una migliore qualità delle prestazioni a tutela della salute di tutti”.