Lo ha detto l’assessore regionale Monica Barni rispondendo ad una interrogazione presentata dalle consigliere Pd Valentina Vadi, Monia Monni e Fiammetta Capirossi, dopo gli ultimi sviluppi sulla vendita del Castello. Interviene anche la Lega: “Doveroso non abbassare la guardia”
La Regione continua ad interessarsi delle sorti di Sammezzano, per quanto di sua competenza, in attesa di capire chi sarà il nuovo proprietario. Lo ha detto l'Assessore alla cultura della Regione Toscana, Monica Barni, rispondendo durante l'ultimo Consiglio regioanle ad una interrogazione presentata dalle consigliere Pd Valentinva Vadi, Monia Monni e Fiammetta Capirossi.
La fase in cui si trova oggi il Castello con tutta la tenuta è nota: respinta dal Tribunale di Firenze l'istanza di conferma dell'assegnazione del bene a Kairos (tra l'altro unico creditore), tutta la pratica è passata al Tribunale di Arezzo che ha nominato il nuovo curatore e fissato la data della nuova asta, il 30 maggio, a pparire da una base di 18 milioni di euro.
La Regione ha fatto sapere che, in attesa della nuova gara, proseguono i contatti con la Soprintendenza che ha sotto la sua giurisdizione questo bene artistico. Il curatore fallimentare ha comunicato che dopo la riconsegna è stata acquisita una dettagliata relazione sugli interventi indispensabili e urgenti per la messa in sicurezza dell'immobile tutelato.
"Nei limiti delle sue competenze, come ha tenuto a precisare l'assessore Regionale, prosegue dunque il lavoro della Regione Toscana per tutelare un bene importante e unico, sperando di arrivare quanto prima al recupero e alla ristrutturazione evitando il deperimento definitivo di un bene che già è notevolmente compromesso", è stato il commento della consigliera Vadi.
In merito alle sorti del Castello, che tra l'altro, proprio per la complessa situazione proprietaria, è rimasto fuori dal programma europeo '7 Most Endangered' (era l'unico bene italiano fra i finalisti), si è espresso anche Jacopo Alberti, Consigliere regionale della Lega: "Ritengo sia necessario e doveroso non abbassare la guardia rispetto a questa annosa problematica. Un bene architettonico assolutamente da tutelare, e non abbandonare ad un destino sempre più nebuloso, nonostante la nuova asta, fissata a fine maggio".