23, Dicembre, 2024

Sammezzano: intorno al castello reti, sbarre e telecamere. Conto alla rovescia per la nuova asta

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L’iniziativa è del giudice fallimentare, per proteggere il bene in vista della procedura di vendita. Impossibile, ora, accedere anche al parco: reti sono state poste agli accessi pedonali, e cartelli ricordano che si tratta di un bene privato. Le reazioni dei due comitati

A meno di un mese dal 9 maggio, giorno in cui si celebrerà la nuova asta per la vendita del Castello di Sammezzano e di tutta la tenuta, nelle colline di Leccio qualcosa è cambiato. Una rete verde circonda il Castello, telecamere di videosorveglianza vigilano su tutta la proprietà, e delle barriere sono state apposte anche agli accessi pedonali, che consentivano, nonostante le sbarre, di arrivare a piedi fino al prato e al Castello. 

Insomma, niente più accesso libero all'area. L'iniziativa è stata decisa dal giudice che cura l'iter fallimentare, per proteggere il bene che finirà all'asta a maggio. Ma le reazioni dei due comitati, che in questi mesi hanno promosso la conoscenza del Castello e del suo autore, il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona, viaggiano su binari diversi. 

Positivo il riscontro di Save Sammezzano: "Anche se a molti tale barriera non piacerà, a causa del suo aspetto, è certamente una buona notizia: allo stato attuale ogni iniziativa atta ad aumentare la protezione (seppur minima) di Sammezzano è un piccolo passo verso la sua salvaguardia. Già qualche mese fa, i proprietari di Sammezzano dichiararono di aver attivato un sistema di videosorveglianza presso il Castello. Sistema che, contestualmente all’installazione della barriera protettiva, pare essere stato ampliato mediante l’aggiunta di ulteriori videocamere esterne. In questo modo chiunque sarà più intimorito ad accedervi abusivamente o, ancor peggio, a razziare/danneggiare ciò che ne resta". 

"Se l’installazione di questi pochi sistemi di protezione è stata diretta conseguenza dell’attenzione che abbiamo attratto su Sammezzano in oltre 18 mesi di sensibilizzazione, ne siamo orgogliosi, anzi, da parte nostra avremmo ritenuto maggiormente utile che fossero stati predisposti fin dalla nostra nascita. Non possiamo far altro che sostenere a spada tratta ogni genere di iniziativa che preveda la protezione di Sammezzano, anche se tale iniziativa rischia di scontentare qualcuno, cosa che ci fa molto dispiacere e che certamente non è mai stata nostra intenzione. Tuttavia, se questo è un sacrificio da fare affinché si garantisca una maggior protezione di Sammezzano, allora l’accetteremo senza se e senza ma. La tutela e la valorizzazione sono i passi obbligatori da fare per poterne poi garantire la futura, regolare e legalmente regolamentata fruibilità".

Di segno diverso la reazione del Comitato FPXA: "Noi che ci siamo adoperati in questi anni affinché uscisse da un lungo oblio e fosse, almeno qualche volta, riaperto al pubblico non riusciamo ad essere contenti! Senza quelle aperture non sarebbe nato tutto questo affetto verso un luogo sconosciuto ai più o dimenticato da tanti dopo la lunga chiusura. Abbiamo sempre però avuto chiaro che si tratta di un bene privato. Speriamo che queste attività poste in essere a pochi giorni dell'asta servano a proteggere davvero il bene in vista di interventi di recupero e valorizzazione". 

"Per quanto in loro potere – annuncia il Comitato guidato da Massimo Sottani – chiederemo alle istituzioni, a partire dal Comune di Reggello, di essere vigili e di informare con costanza sull'evolversi della situazione. Crediamo che il coinvolgimento delle persone e delle realtà del territorio sia non solo doveroso ma anche essenziale in qualunque progetto futuro. Noi, con la modestia e la tenacia che ci hanno contraddistinto in questi anni, continueremo ad essere "vicini" a questo luogo e a segnalare situazioni anomale o di pericolo. Certamente quelle reti non dovranno significare un nuovo lungo oblio, che questa volta Sammezzano non reggerebbe… ma siamo a Pasqua, simbolo di rinascita, e quindi speriamo! E grazie a chi vorrà darci una mano!". 

Intanto, proprio per portare avanti le attività di informazione e sensibilizzazione necessarie, il Comitato FPXA ha organizzato altre due iniziative al Circolo Arci di Leccio. Il primo incontro è fissato per giovedì 20 aprile a partire dalle 20 ed avrà come titolo “Ferdinando Panciatichi Leccio e il Risorgimento”. La serata prevede una cena leggera (ad offerta libera) e, successivamente, a partire dalle 21,15 la presentazione del libro “Le Comunità Toscane al tempo dei Risorgimento” del Professor Fabio Bertini, alla serata parteciperà anche il dottor Filippo Boni, storico e giornalista.

Il secondo appuntamento è per giovedì 18 maggio, stessa ora e stesso luogo, e si parlerà di “Ferdinando Panciatichi, talenti, passioni e famiglia”. Interverranno Paola Candeloro e Marco Lungani. Per info e prenotazioni 055.8657956 o info@sammezzano.org.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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