25, Novembre, 2024

Rotatoria sulla SR69, Elisa Tozzi: “Un’opera attesa e in ritardo di anni”

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Sull’opera iniziata in questi giorni e che rientra negli interventi del primo lotto per la variante alla SR69 in Valdarno fiorentino interviene la capogruppo consiliare di “Reggello domani”

“Un’opera tanto attesa ma in ritardo di anni, che parte a meno di due anni dal rinnovo del governo regionale ed ancora mancano tempi certi per la sistemazione di Prulli, la cui viabilità rischia di arrivare al collasso in vista dell’autunno”: con queste parole la capogruppo consiliare di Reggello domani, Elisa Tozzi, commenta l'inizio dei lavori per il primo lotto della variante alla SR69 in Valdarno fiorentino che comprende la maxi rotatoria ai Ciliegi.

“Il Valdarno da sempre vive un cronico deficit infrastrutturale ed i tempi di realizzazione degli interventi da parte della Regione non sono più accettabili – continua la consigliera dell'opposizione – E’ bene ricordare che correva l’anno 2013 quando, nella precedente legislatura, lo stesso Sindaco Benucci in consiglio comunale annunciava e rassicurava sull’imminente partenza della gara per l’affidamento dei lotti 1 e 3 e sulla conferma dei finanziamenti per il lotto 2 su Prulli. Oggi ci chiediamo dove sta la verità se è vero che dopo 5 anni vediamo la partenza del solo lotto 1, presumibilmente del 3 e non abbiamo nessuna certezza sul lotto 2 che è fondamentale per tutto l’abitato di Prulli".

Elisa Tozzi termina: "La realtà è che questi ritardi su opere fondamentali non sono più accettabili da parte della Regione ed in questi anni è innegabile che il Valdarno Fiorentino abbia dato molto ma ricevuto poco su risorse ed infrastrutture. Lo dimostrano i fatti. Lo stesso secondo ponte sull’Arno ne è l’emblema: siamo arrivati addirittura a doverlo chiedere alla società autostrade, se e quando lo farà. Per non parlare della vicenda de cavalcavia di piani della rugginosa, dove una intera zona produttiva vive di fatto con una viabilità ormai impraticabile e che ad oggi non ha nè risposte nè certezze. Sono tempistiche inaccettabili e che rischiano poi, con il passaggio del tempo, di portare alla realizzazione di opere già inadeguate ed insufficienti ai reggere i nuovi e maggiori carichi di traffico".

 

 

 

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