Si tratta del lotto fra la Badiola e Renacci, l’ultimo rimasto nell’aretino, bloccato per il fallimento della ditta esecutrice. I lavori sono stati riaffidati ad un’altra impresa dello stesso Consorzio. La soddisfazione della consigliera regionale Valentina Vadi
L'annuncio ufficiale era arrivato a dicembre, e da questa mattina finalmente sono tornati al lavoro gli operai nell'ultimo lotto della Variante alla Regionale 69 nel tratto aretino. Si tratta dell'ultima parte della Variante prima del confine con Firenze, e i lavori mancanti sono quelli fra la Badiola, nel comune di San Giovanni e Renacci, dove la Variante, in mancanza del tratto fiorentino (mai appaltato) si immette su via Urbinese.
I lavori erano fermi da circa un anno per il fallimento della ditta esecutrice: l'intervento è stato però riaffidato ad un'altra impresa facente parte dello stesso Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, che aveva vinto l'appalto. Secondo le stime, i lavori si dovrebbero concludere in circa tre mesi.
"Una buona notizia per la viabilità valdarnese – commenta la consigliera regionale del Pd Valentina Vadi – la ripresa dei lavori, e soprattutto l’annuncio del completamento dell’infrastruttura entro l’estate è senz’altro una garanzia per lo snellimento del traffico tra Levane, Montevarchi, San Giovanni e Figline. E un fatto positivo anche per la mobilità sostenibile. Voglio sottolineare come la conclusione della variante garantirà anche la realizzazione della pista ciclabile della Badiola: un intervento atteso da tempo dai residenti".
"Creare infrastrutture che hanno funzione sia di decongestionare il traffico che di incentivare l’uso di mezzi non inquinanti è cosa preponderante per lo sviluppo a lungo termine dei nostri territori. Per migliorare doppiamente la vita dei cittadini che ogni giorno, per tanti motivi, devono spostarsi. Dotare le infrastrutture di percorsi paralleli e alternativi permette di scegliere l’utilizzo del mezzo più congeniale, e ci avvia verso una mobilità intelligente".