15, Novembre, 2024

Regione e Trenitalia presentano il nuovo Contratto di servizio: nuovi treni e più qualità. I pendolari: “Delusi”

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Investimenti per 1 miliardo e 400 milioni di euro in 15 anni, nuovi treni e una maggiore attenzione alla qualità del servizio e alla puntualità, anche con sanzioni più rigide: sono i punti cardine del Contratto di servizio presentato oggi da Regione Toscana e Trenitalia. Ma il Comitato Pendolari del Valdarno ribadisce l’amarezza per le mancate soluzioni sul problema della direttissima

Cento nuovi treni, investimenti per 1,4 miliardi di euro in quindici anni, più tecnologia e comfort per i pendolari della Toscana: sono i punti chiave del nuovo Contratto di servizio ferroviario regionale 2019-2034 illustrato dalla Regione Toscana, con l'assessore Vincenzo Ceccarelli, e da Trenitalia. Per quanto riguarda gli investimenti economici, la maggior parte andranno per l'acquisto di 100 nuovi treni di ultima generazione, che entreranno in servizio entro il 2024: sono 843,6 milioni di euro da parte di Trenitalia e 69 milioni da parte della Regione Toscana, per un totale di 912,6 milioni. 

"I nuovi treni – hanno spiegato Regione e Trenitalia – saranno dotati di telecamere di videosorveglianza, wifi a bordo, arredi di maggiore comfort, spazi porta bagagli, prese elettriche, e daranno un importante contributo alla sostenibilità ambientale. Saranno accessibili alle persone con ridotte capacità motorie". Il restante investimento da parte di Trenitalia (445,1 milioni) servirà invece per migliorare la manutenzione di impianti e treni; rinnovare la flotta già esistente; migliorare la dotazione informatica e tecnologica. 

"Il nuovo contratto di servizio, dal valore complessivo di circa 7 miliardi di euro – ha sottolineato l'assessore Ceccarelli – conferma la scelta di procedere all'affidamento diretto del servizio all'attuale gestore per 10 anni più altri cinque dovuti al ricco piano di investimenti che Trenitalia si è impegnata a portare avanti". Le tariffe per gli utenti non subiranno variazioni, ad eccezione dell'adeguamento annuale all'inflazione. "La scelta della Regione Toscana di affidare a Trenitalia il servizio regionale per quindici anni è confermata anche dal miglioramento della qualità del servizio registrata negli ultimi cinque anni, nonostante permangano criticità su alcune linee, che saranno affrontate e risolte anche grazie al nuovo contratto di servizio". 

Nel nuovo Contratto di servizio saranno confermate alcune importanti scelte fatte dalla Regione negli anni passati. Tra queste, l'applicazione di penali a carico di Trenitalia con soglie più sfidanti sulla regolarità del servizio e il miglioramento delle informazioni a bordo per innalzare i livelli di qualità del servizio e portarli agli obiettivi richiesti; il 'bonus abbonati' come forma di compensazione e tutela dell'utenza in caso di disservizi; la valorizzazione turistica delle linee minori e l'organizzazione di treni speciali per promuovere specifiche iniziative; l'attenzione alla presenza di un numero adeguato di carrozze per il trasporto di biciclette. 

 

I Comitati dei pendolari di Arezzo, del Valdarno e della Valdichiana si dicono però insoddisfatti e delusi per l'accordo sul contratto di servizio Regione-Trenitalia. "Con i nuovi treni previsti ci saranno dei miglioramenti per gli utenti delle altre linee ferroviarie, soprattutto quelle non elettrificate, e siamo contenti per loro, ma resta ben poco per gli oltre diecimila pendolari della linea aretina – affermano i tre comitati – da quanto ci è stato anticipato, potremo forse sperare in qualche treno Rock fra 2 o 3 anni, e in 6 treni dalla potenzialità di 200 km/h forse dal 2023, ma nuovi treni non significa risolvere la puntualità per i pendolari e i problemi quotidiani degli inchini dei treni regionali per le precedenze alle Frecce e Italo in ingresso sulla Direttissima Firenze-Roma". 

"Da metà dicembre – ricordano i pendolari – i problemi sono destinati a peggiorare, col nuovo orario e con la probabile introduzione di altri treni AV immessi sulla Direttissima Firenze-Roma. Eppure nell'estate 2014 il Governatore Rossi dichiarò che non avrebbe firmato alcun contratto con Trenitalia, "finché non sarà garantito che i treni regionali passino avanti all’alta velocità, i pendolari hanno diritto ad arrivare in orario”, ma intanto gli inchini sono continuati e continueranno, addirittura con l'accordo per un altro contratto, lunghissimo, fino al 2034, che non ci dà alcuna speranza".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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