Mattinata di caos per i pendolari valdarnesi. Ferrovie parla di “probemi tecnici” non meglio specificati. I treni regionali sono stati tutti dirottati sulla linea lenta, e così anche alcuni treni dell’alta velocità. Ritardi di decine di minuti e pioggia di proteste dei pendolari
Caos, ritardi e proteste stamani nelle stazioni valdarnesi. Con una sola certezza: la linea lenta, che fin dall'inizio della mattinata è stata la destinazione di praticamente tutti i treni regionali. Non solo: dalle 8 sono passati lungo il Valdarno anche molti Italo e Frecciarossa, probabilmente per un problema alla direttissima all'origine di tutto.
"Sulla linea AV Roma – Firenze, dalle 8 la circolazione ferroviaria in direzione Roma è rallentata per un problema tecnico", si leggeva in una nota di Ferrovie dello Stato, che però poco dopo parlava di problema risolto, sulla linea dell'Alta velocità. Peccato che per i treni dei pendolari i problemi fossero tutt'altro che finiti.
Perché le ripercussioni di questo disservizio sono state molte: tutti i treni hanno accumulato ritardi, da pochi minuti fino anche a superare la mezz'ora (uno per tutti: il Foligno 3152 è arrivato a SMN alle con 65 minuti di ritardo). E le proteste dei pendolari si sono accumulate insieme ai minuti persi in stazione o a bordo di treni deviati sulla direttissima.
"Con quale criterio si stabilisce che i pendolari dei treni regionali debbano arrivare al lavoro in ritardo per agevolare i treni AV in difficoltà per problemi tecnici sulla LORO linea? Dove finisce il confine tra pubblico servizio e profitto? Quali e quanti altri soprusi si dovranno sopportare?", chiede un pendolare sulla pagina fb del Comitato. "Bisogna farsi sentire in maniera forte su quanto accade. Il problema è della linea? Dei treni? Le responsabilità di chi sono? Trenitalia? RFI?", chiede qualcun altro.