23, Aprile, 2024

Presidio della Regione a Figline per il caso Bekaert: il comune fornirà il suo supporto

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Si apre il lungo e complesso percorso per la reindustrializzazione e per attivare tutti gli strumenti a disposizione: la Regione Toscana ha deciso di aprire un presidio fisso a Figline, e il comune ha dato il suo appoggio mettendo a disposizione i suoi locali

"Il nostro Comune offrirà alla Regione tutto il supporto necessario per favorire il lavoro di chi, fisicamente, verrà direttamente sul territorio a presidiare la situazione dello stabilimento Bekaert e il suo rilancio produttivo". Così Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa, ha accolto la notizia che la Regione Toscana aprirà un presidio fisso a Figline per il caso Bekaert. Il comune metterà a disposizione i propri locali.

La presenza di un presidio sul territorio, in questa fase, è fondamentale per velocizzare e semplificare molti passaggi di quello che sarà un lungo e complesso percorso verso la reindustrializzazione del sito figlinese, l'obiettivo condiviso dopo l'accordo che ha sancito il rinvio della chiusura al 31 dicembre 2018 e poi l'accesso dei 318 lavoratori della Bekaert alla cassa integrazione per cessazione. Il presidio regionale manterrà i contatti fra sindacati, istituzioni, advisor e gruppi interessati allo stabilimento. 

"Ringrazio a nome di tutta la comunità la Regione Toscana per questo gesto di attenzione – ha aggiunto Giulia Mugnai – che ci dà l’opportunità di ripartire immediatamente a lavorare sulle reindustrializzazione, che è l’obiettivo finale della battaglia portata avanti in maniera corale fino ad ora. Come ho avuto modo di sottolineare più volte, l’attenzione deve continuare a restare alta e per la reindustrializzazione del sito servono lo stesso impegno, la stessa attenzione e la stessa determinazione".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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