Il Tribunale superiore delle acque doveva esprimersi il 19 novembre, dopo la sospensiva dell’ordinanza di demolizione emessa dal comune. Il sindaco Mugnai: “Le procedure, le carte bollate e le burocrazie non possono impedire ai cittadini di sentirsi tranquilli in casa propria”
Il Tribunale superiore delle acque ha di nuovo rimandato la decisione, che doveva arrivare il 19 novembre, sull'abbattimento del ponte privato allo Stecco, quello ritenuto la causa dell'esondazione del Ponterosso. Rimane dunque ancora sospesa l'ordinanza del comune. Il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai interviene anche alla luce delle ultime piogge che hanno ancora messo in evidenza il rischio derivante da quel ponte.
"Purtroppo un nuovo rinvio per la sentenza che un giudice monocratico ha rimandato a un collegio giudicante. Questo significa che ancora non avremo un punto fermo sulla vicenda. Quello che è chiara, invece, è la criticità del ponte: lunedì, con una pioggia copiosa, abbiamo dovuto mettere in pratica la nuova procedura di protezione civile per il ponte con il posizionamento dell'escavatore e l'abbassamento delle paratie per mettere in sicurezza lo Stecco".
"Abbiamo fatto un sopralluogo con l'ufficio tecnico e con l'ingegnere idraulico ed è emerso ancora una volta che il ponte è ostruttivo allo scorrere del fiume: non possiamo dunque stare con le mani in mano e andare oltre le procedure di protezione civile. Non possiamo permetterci di aspettare oltre per mettere in sicurezza i nostri cittadini".
"Le procedure, le carte bollate e le burocrazie non possono impedire ai cittadini di sentirsi tranquilli in casa propria. È un'immagine davvero triste e vergognosa di questo paese. Noi sentiamo la responsabilità di fare ancora di più di quello fatto sino ad oggi".
Dopo questo ulteriore rinvio se ne dovrebbe riparlare a circa metà dicembre. Ma il condizionale a questo punto è d'obbligo. La vicenda infatti va avanti dal mese di settembre. Il 6 il Tribunale superiore delle acque accogliendo il ricorso della famiglia proprietaria del ponte sospende l'ordinanza di demolizione emessa dal comune e rimanda la decisione al 18 ottobre. Sentenza rimandata al 19 novembre. Adesso l'amministrazione comunale attende il mese di dicembre per sapere se poter mettere in atto l'ordinanza.