Sulla richiesta di sospensione del procedimento di ampliamento della discarica di Podere Rota da parte di CSAI interviene anche il gruppo Liste civiche sangiovannesi: “La richiesta di sospensione da parte di CSAI non fa che certificare che senza l’intervento della magistratura il decisore politico regionale e le sue derivazioni locali sarebbero rimaste inermi di fronte alla richiesta di ampliamento. Una sospensione non vuol dire stop all’ampliamento, è prendere tempo. Attendiamo una presa di posizione chiara dei dirigenti locali e regionali del Pd. Che non si limitino a chiedere solo ciò che i comitati e le Liste Civiche chiedono da anni, inascoltati, cioè una verifica puntuale dello stato di contaminazione: che decidano definitivamente che la storia di Podere Rota è finita”.
“Una brutta storia che finisce perché il nostro territorio ha diritto alla salute ed al rispetto, non perché qualcuno tenta di brandire le sacrosante indagini della magistratura magari per regolamenti di conti tutti interni al sistema di affari politico-economici che gira attorno al business dei rifiuti. Qualcuno vorrebbe festeggiare per la “sospensione” della richiesta di ampliamento, noi festeggeremo solo quando Podere Rota sarà un ricordo del passato e le responsabilità per tutti questi anni di scempio saranno chiarite”.
E sulla stessa richiesta avanzata dal sindaco di Terranuova, Sergio Chienni, il gruppo Liste civiche sangiovannesi scrive: “E così a distanza di quasi due mesi dalla data che doveva sancire la chiusura della Discarica di Podere Rota, con una inchiesta della magistratura in corso sui rifiuti tossici delle concerie utilizzati per asfaltare le strade, la politica valdarnese guidata dal Pd pare unita nel chiedere di fermare ( o meglio, sospendere) l’iter autorizzatorio per l’ampliamento richiesto dalla società CSAI gestore dell’impianto. Verrebbe da leggerla così l’ ultima presa di posizione del Sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, che chiede la sospensione del PAUR (procedimento autorizzatorio unico regionale) almeno da una lettura superficiale e grossolana.
Siccome però siamo ormai abituati ad assistere ad una commedia che va avanti da anni con attori che nel frattempo sono cambiati ma ai quali è stato fornito lo stesso copione da recitare, i nostri dubbi sono tanti. Ma ce n’è uno che si insinua più degli altri e cioè che sia in atto un vero e proprio regolamento di conti tutto interno al mondo economico, finanziario e politico del partito che governa la Regione”.
Infine: “D’ altra parte sono anni che le indagini vengono richieste dal Comitato ed anche da qualche Consigliere Comunale, ma, sistematicamente, finivano nei cassetti. Oggi che hanno lambito i vertici regionali magari possono servire, appunto, per regolare qualche questione interna al potere, così da poter continuare a prendere in giro i cittadini e fare affari con i rifiuti”.