28, Luglio, 2024

Podere Rota, il Comitato: “Si tratta di un film già visto”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Dura la reazione del Comitato “Le vittime di Podere Rota”

Sulla notizia dell'ampliamento della discarica ha preso posizione anche il Comitato "Le vittime di Podere Rota" che da anni si batte la sua chiusura.

"Appena concluse le elezioni regionali, ecco l’uscita pubblica della nuova società “Valdarno Ambiente” che annuncia  l’ampliamento di Podere Rota, la Discarica di Terranuova Bracciolini.  Il comitato “Le Vittime di Podere Rota”, è fermo nella sua risposta: si tratta di un film già visto.  Ennesimo ampliamento, nonostante le promesse, i comprovati impatti ambientali e i gravi disagi  alla salute dei cittadini e a  tutto il territorio. Siamo veramente stanchi degli impegni disattesi della classe politica".

"Siamo al 2021 data prevista della chiusura della discarica e ne reclamiamo il rispetto. Ricordiamo che nella recente relazione, ARPAT rimarca senza mezzi termini il peggioramento  dell’inquinamento delle acque profonde e il non risolto problema dell’impatto odorigeno, ma per tutta risposta assistiamo invece alla nascita di una  nuova società, avallata dal partito che ha vinto le elezioni regionali, che  intraprende un percorso di ampliamento come unica soluzione alla gestione dei rifiuti. Questo è il fallimento della politica". 

“Noi non accettiamo il silenzio dei sindaci della Vallata che devono ricordarsi degli impegni presi e lottare con noi per evitare qualsiasi forma di permanenza degli impianti dopo il 2021. Ci aspettiamo che i sindaci  valdarnesi non si nascondano dietro la figura del Sindaco terranuovese ma  prendano posizione su questo nuovo scempio anche nei confronti della regione e del Presidente Giani”. 

Il presidente Lisciandro: “Ancora una volta non conta l’ambiente  e nemmeno la salute dei cittadini, si continua a speculare sull’emergenza rifiuti per giustificare l’ennesimo ampliamento che altro non è che una ghiotta occasione per fare soldi, mettendo con i soldi del disagio ambientale, a tacere cittadini e amministrazioni comunali; gli stessi  che scendevano in strada con noi per manifestare contro la discarica. Cercheranno come è già successo di addolcire la pillola con ennesimi buoni propositi e promesse,  ma continuano  come sempre con la solita politica di sfruttamento del nostro Valdarno che ormai  può chiamarsi sicuramente 'Valdarno Pattumiera, altro che “Valdarno Ambiente' ".

Il Comitato conclude: “Stanno cercando di camuffare con un nome che riporta la parola Ambiente, la morte definitiva del nostro territorio, delle nostre speranze e della nostra salute, ma venderemo cara la nostra pelle e come sempre  non staremo a guardare”.

 

Articoli correlati