24, Novembre, 2024

“Per Sammezzano una Scuola di formazione professionale”: la proposta del Movimento 5 Stelle

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Il M5S di Reggello torna a chiedere l’acquisizione pubblica del Castello. E lancia una proposta al comune e al Ministero per l’istruzione, affinché pensino ad una possibile sede di istituto superiore

Una proposta del meetup M5S di Reggello per il Castello di Sammezzano. L'idea è di acquisirlo a patrimonio pubblico e realizzarvi una scuola di formazione dedicata all'arte. Consapevoli che per ora il Castello e il suo Parco restano privati (con l'asta sospesa e non riconvocata, almeno per il momento), gli attivisti reggellesi vanno avanti con la loro battaglia. 

"Il Castello, che racchiude una grande storia ed è stato set cinematografico per grandi film, potrebbe essere una permanente risorsa turistica del territorio. Infatti, oltre alle peculiarità artistiche del Castello, l'estensione dell'area permetterebbe la realizzazione di un polo formativo e culturale. Il meetup Reggello propone quindi non solo l'acquisizione e il restauro del Castello, ma anche la ristrutturazione di tutti quegli gli edifici che fanno parte del patrimonio originario di Sanmezzano".

"Il Castello è un'opera unica di architettura orientalista. In tutte le stanze sono stati utilizzati mattoni, stucchi, piastrelle che vanno a formare preziosi mosaici con mirabili policromie, realizzate direttamente nel luogo stesso e con operai istruiti direttamente dal Marchese. Recuperare queste tecniche con laboratori di studio e corsi di formazione professionali – sostiene il M5S di Reggello – sarebbe un'altra grande opportunità per il territorio con la costituzione di un Centro di Studi e Formazione, direttamente dentro il Parco in uno degli edifici  già esistenti".

Il gruppo Reggello chiede dunque anche al Ministero per la Ricerca e Istruzione la realizzazione di un polo di Scuola secondaria con la costituzione di una scuola di Formazione professionale. "Un grande parco per un grande progetto, di cui la Regione dovrebbe farsi carico insieme al Comune che lo gestirebbe territorialmente, potrebbe essere la svolta, oltreché artistica, anche economica, coniugando l'arte con la tradizione, l'economia, il lavoro e il welfare in una zona che ne ha sempre più bisogno".
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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