In chiusura del 2016 la giunta di Castelfranco Piandiscò ha adottato una delibera con cui stanzia la cifra di 5mila euro per premiare bar e altre attività del territorio comunale che non ospitano al loro interno slot machines e videolottery
La cifra è simbolica, cinquemila euro in tutto per l'anno 2017: ma l'iniziativa del comune di Castelfranco Piandiscò si inserisce nel solco di quelle politiche per la lotta alle ludopatie che i comuni del Valdarno, da un paio di anni, stanno cercando di portare avanti, nei limiti delle proprie competenze.
In chiusura dello scorso anno, infatti, la giunta guidata dal sindaco Enzo Cacioli ha approvato un documento per la “Adozione di misure di contrasto al fenomeno della ludopatia”. La novità è che per tutto il 2017 il comune premierà quelle attività pubbliche (bar, caffè, circoli privati) che non hanno al loro interno le famose 'macchinette'. Le modalità di concessione del contributo saranno stabilite nelle prossime settimane.
Chi dice no a slot machines e videolottery, insomma, riceve un riconoscimento in denaro dal comune. Simbolico, appunto, visto che la somma totale a disposizione è di 5mila euro: ma l'obiettivo è di "promuovere collaborazioni ed azioni volte a contrastare la diffusione del gioco d'azzardo sul territorio comunale […] premiando le attività presenti sul territorio comunale che non ospitano slot machine nel proprio esercizio con un contributo economico".
Il Valdarno negli ultimi due anni è stato protagonista, anche a livello istituzionale, di un percorso di sensibilizzazione e di alcune iniziative contro il gioco d'azzardo e le ludopatie: dall'iniziativa di un gruppo di persone, fra cui anche consiglieri comunali e sindaci, è nata #ValdarnoNoSlot, una esperienza che punta a limitare, per quanto possibile, la diffusione di sale gioco, a prevenire le ludopatie con campagne informative, a promuovere una conoscenza più approfondita del fenomeno del gioco d'azzardo (legale), che anche in Valdarno muove enormi quantità di denaro.