29, Marzo, 2024

Lotta al gioco d’azzardo: “Serve un regolamento per tutto il Valdarno”. Da Figline parte una nuova battaglia

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Il consigliere di Figline Incisa Francesco Sottili ha presentato una interrogazione nata di concerto con altri consiglieri di Montevarchi: “In questi due comuni esistono sconti per i bar che rinunciano alle slot, ma finora i risultati ottenuti sono risibili. Serve un impegno più forte”

Figline Incisa e Montevarchi sono i due comuni valdarnesi che hanno approvato, già da alcuni mesi, un meccanismo di premio per quegli esercizi pubblici che volontariamente rinunciano a slot machines e altri apparecchi che promuovono il gioco d'azzardo. In cambio, sconti sulle tassazioni comunali, in particolare sulla Tari: ma per ora di risultati se ne contano davvero pochi, sul fronte della lotta alle ludopatie. 

Per questo Francesco Sottili, consigliere del Pd di Figline e Incisa, ha presentato ieri sera una interrogazione in cui si chiede di fare il punto della situazione. "La prevenzione – scrive – è l’arma più efficace a nostra disposizione per combattere le patologie del gioco, e la riqualificazione di alcune aree degradate del territorio passa anche dalla lotta alla proliferazione di attività dedicate alle scommesse". 

Sottili chiede all'amministrazione comunale di fornire dati e numeri sulla quantità di bar e altri esercizi commerciali che sul territorio di Figline e Incisa hanno, oggi, almeno un apparecchio del genere; e di confrontarli con gli stessi dati relativi a maggio del 2015, quando fu approvata la norma che prevedeva sconti agli esercenti 'virtuosi'. Se nulla fosse cambiato (o se addirittura fossero nel frattempo aumentati) vorrebbe dire che quegli sconti non sono sufficienti a disincentivare il gioco d'azzardo. 

Per questo l'interrogazione, nata di concerto con altri consiglieri di Montevarchi, punta ad allargare il raggio d'azione, in modo da imprimere una svolta più decisa nella lotta alle ludopatie. "Riteniamo – spiega Sottili – che occorra che la Regione Toscana dia ulteriore impulso alla lotta alle patologie da gioco promulgando quanto prima i decreti attuativi alla Legge Regionale". 

Non solo: l'obiettivo è di sviluppare una strategia di vallata, con un Regolamento che sia uguale in tutto il Valdarno: "Sarebbe opportuno avviare quanto prima una riflessione sull’introduzione di uno specifico regolamento comunale, regolamento possibilmente condiviso dalle amministrazioni locali del Valdarno per conseguire risultati concreti". Sottili, che si è messo a disposizione in prima persona per approfondire al più presto il tema, conclude: "​Le lacune normative ​regionali ​non possono essere un alibi​ contro i danni delle malattie del gioco causati alla salute dei cittadini e delle loro famiglie​". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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