Resta una questione aperta, quella del sito ex Bekaert di Figline. Il Circolo del Valdarno di Rifondazione Comunista ha chiesto chiarimenti dal punto di vista ambientale ad Arpat, l’agenzia regionale per l’ambiente. “In data 05 aprile 2022 abbiamo ricevuto da ARPAT la risposta alla nostra richiesta sulla bonifica dell’area industriale ex Pirelli-Bekaert spa situata nel comune di Figline”, spiega Rifondazione in una nota. “La nostra richiesta scaturiva dal fatto, accertato, che in tale fabbrica venne compiuta un’operazione di bonifica a causa della presenza, nel terreno circostante l’edificio ed in alcuni pozzi d’ispezione della falda, di inquinanti di varia natura; tale operazione venne eseguita in due fasi, a partire dal 2014, per concludersi come attestato dal Decreto Regionale 14844 il 30/08/21”.
Per questo il Circolo del Valdarno di Rifondazione ha interpellato Arpat per verificare se “altre misure della qualità di acque e terreni fossero state fatte più recentemente e se lo stato d’abbandono in cui versa l’ex stabilimento possa configurarsi come una variazione delle condizioni ambientali, tale da dover verificare che non risulti pregiudizievole delle condizioni di sicurezza per la salute pubblica. Nella sua risposta l’ARPAT dichiara che non risultano analisi delle acque e dei terreni successive a quelle già menzionate che rientravano nel progetto di bonifica di cui sopra; nello stesso capoverso ARPAT riconosce la giustezza della nostra affermazione per la quale, in caso di variazioni delle condizioni ambientali/antropiche, il responsabile dell’immobile debba elaborare una nuova Analisi di Rischio. Rispetto a ciò – sottolinea Rifondazione Comunista – è dirimente il fatto che Bekaert spa e/o il Comune di Figline Incisa riconoscano che l’abbandono stesso costituisca una forma di variazione delle condizioni di essere dell’edificio. In merito allo stato d’abbandono la stessa Arpat dichiara che la responsabilità dell’accertamento se ciò possa costituire condizione di pericolosità spetta all’Amministrazione Comunale attraverso un’ispezione da compiere tramite la Polizia Municipale”.
Alla luce di queste informazioni, Prc del Valdarno chiede “al Comune di Figline e Incisa un accertamento del Comando di Polizia Municipale su eventuali condizioni di pericolosità ambientali relative all’attuale stato della struttura; se siano previste variazioni urbanistico/edilizie del sito ex Bekaert. Alla ASL, un’indagine sanitaria approfondita sull’area ex Bekaert e sul relativo edificio industriale. A tutti soggetti privati e istituzionali coinvolti, che venga definita con urgenza la destinazione della struttura Bekaert, di cui le istituzioni pubbliche devono farsi carico, se necessario anche acquisendo l’area con i nuovi fondi europei per rimetterla a disposizione e utilità dei cittadini e di un territorio che ha un gran bisogno, ad esempio, di spazi sanitari e sportivi pubblici, fermo restando la necessità di piena occupazione e di diritto a reddito stabile e degno, per gli oltre 100 lavoratori ex Bekaert attualmente in Naspi”.