L’incontro avvenuto dopo l’invito lanciato proprio dai lavoratori in seguito alla lettera che Monsignor Meini aveva scritto nei giorni scorsi sulla vertenza Bekaert. “Io non ho strumenti politici o istituzionali per aiutarvi, ma vi esprimo la mia vicinanza, invito tutti ad una unit di intenti, e faccio un appello alle Istituzioni affinch non vi lascino soli”
Il Vescovo di Fiesole, monsignor Meini, davanti ai cancelli della Bekaert per incontrare un gruppo di lavoratori: un colloquio faccia a faccia, chiesto proprio da alcuni dipendenti dopo la lettera che lo stesso Meini aveva scritto sulla fine della vertenza del sito figlinese. Il vescovo ha ascoltato le parole dei lavoratori e ha espresso la sua vicinanza e solidarietà a loro e alle loro famiglie, poi ha lanciato un appello alla politica e alle Istituzioni, affinché questi lavoratori non vengano lasciati a sé stessi.
"La mia presenza, oggi, qui – ha detto Meini – è un segno di solidarietà verso le famiglie, tante famiglie rimaste senza stipendio, il territorio di Figline e del Valdarno che perde posti di lavoro in un momento storico che è già molto difficile, quindi esprimo tutta la vicinanza a queste famiglie. Io non ho autorità politica per poter prendere decisioni, non sono un impenditore, non sono in grado di poter dare soluzioni, ma credo fosse giusto metterci in ascolto e favorire l'unità, perché anche tra loro, se riescono a essere uniti nel far proposte, possono ottenere di più".
"Faccio un appello alle Istituzioni e alla politica – ha concluso il Vescovo – a livello locale, regionale, nazionale, credo che sia doveroso prendere atto di questa situazione che è veramente delicata e difficile. Ci sono persone e famiglie che aspettano, c'è un territorio che ha bisogno, senza dubbio".
A raccontare l'esperienza dei lavoratori è stato Marcello Gostinelli, della Rsu Bekaert.