Il Comitato “Le vittime della discarica di Podere Rota” torna sul problema legato ai problemi odorigeni della zona, in maniera particolare, dove è collocata la discarica
Il Comune di Terranuova ha annunciato il completo rifacimento della strada di Piantravigne con parte dei fondi derivanti dal disagio ambientale causato dalla presenza della discarica di Podere Rota. Andrea Battinelli del Comitato "Le vittime della discarica di Podere Rota” interviene: "Che i fondi del disagio vengano finalmente utilizzati anche se solo in parte per tentare un minimo risarcimento nella qualità della vita delle popolazioni afflitte dalla presenza della discarica è un atto dovuto più che un provvedimento speciale di cui un'amministrazione possa farsi vanto come se fosse un'iniziativa eccezionale".
"Piantravigne, come Riofi, Fossato, Santa Maria, Treggiaia, e numerose altre località e frazioni del comune di Terranuova, ed anche per la verità di quello di San Giovanni, compresa Badiola e il centro storico specie nella sua parte nord, è uno dei luoghi in cui la popolazione residente sopporta ormai da oltre due decenni il tormento delle ricorrenti e frequenti emanazioni di puzzo ammorbante da parte degli impianti di discarica e compostaggio di Podere Rota".
Battinelli continua: "Tuttavia, vogliamo osservare che il vero risarcimento consiste nell' avviare seriamente un programma di attività che conduca a soluzione definitiva del problema, non ad uno scambio mercantile tra danni permanenti e piccoli vantaggi consolatori. Un conto è asfaltare una strada, provvedimento che comunque dovrebbe essere a bilancio in capitoli di spesa per i quali già si pagano tasse di tutt'altro genere, altro conto è destinare risorse permanenti per risolvere il problema di blocco quotidiano del traffico causato dalla fila dei camion in entrata agli impianti".
Dopo aver sottolineato che "Non stiamo dicendo che il puzzo e il resto debbano miracolosamente sparire con un atto di magia frutto di una scoperta scientifica strabiliante", il Comitato "Le vittime della discarica di Podere Rota" avanza richieste per l'indagine, lo studio e l'informazione sulla "gestione degli impianti, la loro migliore organizzazione, la valutazione e l'archiviazione in tempo reale dei flussi di conferimento, del loro trattamento, della cronologia di tutte le fasi del processo produttivo". Il Comitato chiede inoltre il "monitoraggio di ogni tipo di conseguenza ambientale che comprende lo stato di salute delle falde acquifere e la conservazione dell'ecosistema circostante".