05, Novembre, 2024

Gioco d’azzardo ai tempi del Covid-19, un questionario online per capire i nuovi rischi

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il questionario si concentrerà sull’impatto dell’emergenza Coronavirus sui giocatori d’azzardo. Neri: “Servirà a rispondere se con questa emergenza i giocatori si sono spostati sul gioco online”

Come è cambiato il gioco d'azzardo con la chiusura delle attività e i cittadini in casa? A questa e altre domande cercherà di rispondere il questionario online sviluppato dal CNR-IFC. Ne hanno parlato Sabrina Molinaro, dell'Istituto Fisiologia Clinica del CNR, e Simona Neri, Sindaco e Responsabile Anci Toscana per il Contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico – Osservatorio Nazionale.

"Abbiamo sviluppato questo brevissimo questionario su richiesta di molti colleghi che ogni giorno si spendono a vario titolo nelle politiche di contenimento del grave disagio sociosanitario legato al mondo dell'azzardo – afferma Molinaro – Con l’emergenza COVID-19 si sono modificate tutte le nostre abitudini quotidiane. Nel mese di marzo, insieme alle restrizioni sugli spostamenti, sono entrate in vigore limitazioni al gioco in denaro. Stando ai primi dati diffusi dagli operatori del settore, in Italia come a livello internazionale, a fronte di un notevole calo della raccolta da gioco su canale fisico si è registrato un aumento consistente del fatturato del gioco online, soprattutto per poker e casinò."

"Questo si inserisce in un panorama come quello italiano che ha visto un aumento esponenziale del gioco d’azzardo – prosegue Molinaro – il fatturato del settore è infatti passato dai 19 miliardi del 2000 agli oltre 110 del 2019, mentre la quota del gioco online che nel 2015 costituiva il 19 % della raccolta complessiva è aumentato al 33 % nel 2019. Forti preoccupazioni sono inoltre state espresse anche rispetto al possibile aumento del gioco d’azzardo online illegale. La chiusura di agenzie di scommesse, sale gioco e bingo, e lo spegnimento delle slot machine presenti negli esercizi commerciali ancora aperti, ha generato dunque una serie di domande a cui si rende necessario rispondere, soprattutto a causa delle possibili implicazioni sanitarie."

Le questioni sollevate sono: In che modo sono cambiati i comportamenti di gioco nella popolazione in questo periodo di emergenza? Le limitazioni imposte in maniera quasi esclusiva al gioco fisico hanno spostato l’attenzione dei giocatori verso il gioco d’azzardo online? Le difficoltà lavorative e finanziarie hanno avuto impatto sulle abitudini di gioco e sulle prospettive personali? La voglia di  giocare d‘azzardo ha influito sugli spostamenti personali?"

"Vorrei prima di tutto ringraziare il CNR-IFC per l'altissima qualità di questa ennesima ed interessantissima iniziativa sul tema – scrive Neri – i dati che emergeranno dal questionario contribuiranno ad indagare un aspetto sociologico fondamentale che è quello legato all'eventuale evoluzione delle abitudini di gioco ma potranno anche fornire una previsione dell'andamento del comparto che come sappiamo tende a proliferare ogni qualvolta siamo in presenza di una crisi economica. Successe già nel 2008 quando la perdita di lavoro e di riferimenti spinse una larga parte della cittadinanza a cercare fortuna dell'azzardo.

"La domanda che ci siamo posti è grande e la risposta ancora incerta – prosegue Neri – questo momento storico avrà favorito il "salto" verso l'online anche tra coloro che hanno sempre privilegiato il gioco tradizionale "fisico" oppure questo isolamento forzato avrà in qualche modo contribuito ad attenuare il desiderio di giocare di molti? Noi Amministratori toscani lavoriamo ormai da anni, con il coordinamento di Anci ed il supporto professionale di FederSanità, sulle politiche di contenimento del grave disagio sociosanitario legato al mondo dell'azzardo ed è fondamentale capire quali siano state le abitudini di gioco durante il lockdown da emergenza coronavirus e se queste abbiano avuto la forza di modificare, in modo più o meno reversibile, certe dinamiche interne proprie del comparto."

"Servirà a noi Amministratori – conclude Neri – per valutare quali ulteriori politiche sociali, di supporto e prevenzione applicare, servirà al legislatore nazionale per elaborare finalmente una regolamentazione del settore. La compilazione online richiede al massimo 5 minuti di tempo, di seguito il link per accedere al questionario GAPS#iorestoacasa"

Articoli correlati