Il Comune di Figline e Incisa aveva depositato la richiesta di dissequestro lo scorso ottobre. Stamani la riapertura dell’area di cantiere: e l’amministrazione promette di far ripartire i lavori entro l’estate
Via i sigilli dal cantiere delle ex Lambruschini: sono stati gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, stamani, a togliere i sigilli, dopo la decisione del Tribunale di Firenze. Il Comune di Figline e Incisa ne aveva richiesto il dissequestro lo scorso 28 ottobre, allegando la nota del Genio Civile e la certificazione della fine dei lavori sulla torre.
Ora dunque la svolta. E l'amministrazione comunale promette che a breve sarà fissato il cronoprogramma per ripartire con i lavori entro fine estate. Si darebbe così il via agli interventi necessari per terminare l'opera, rimasta ferma per anni: il primo sequestro del cantiere risale infatti al 2010.
La sentenza di primo grado in sede penale era arrivata a maggio 2015: tutti assolti ad eccezione di due tecnici. Gli imputati del processo erano quattordici, di cui sette vecchi amministratori del Comune di Figline (l'ex sindaco Riccardo Nocentini e i membri della sua prima giunta, tranne un assessore), oltre a tre tecnici del Comune di Figline, due tecnici esterni e il legale rappresentante della ditta esecutrice. I due tecnici condannati a 8 mesi con pena sospesa per abuso d'ufficio furono Roberto Nocentini e Rudsari Bahman Tavallay, progettista e responsabile dei lavori, entrambi dipendenti comunali.
A ottobre, per questo, i legali del comune presentarono l'istanza di dissequestro. Nel frattempo si è chiusa anche la diatriba in sede civile con la ditta esecutrice dei lavori, la Cfc. Tramite un passaggio in giunta ed in consiglio comunale, a novembre fu approvata una transazione da 937 mila euro che ha chiuso anche quel contenzioso.