02, Maggio, 2024

Discarica, il documento di Chiassai per l’assemblea Ato: “No all’ampliamento e stop ai conferimenti da Firenze”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il sindaco di Montevarchi presenta il documento che aveva anticipato alla riunione organizzata dal Comitato Vittime di Podere Rota. “Ora mi aspetto che tutti i sindaci del Valdarno interessati alla salute dei cittadini e del territorio lo appoggino”

No all'ipotesi di ampliamento della discarica di Podere Rota, stop all'accordo interambito che consente il conferimento di ulteriori rifiuti dall'area fiorentina dell'Ato Centro: sono i due punti fermi fissati in un documento preparato dal sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, per la prossima assemblea di Ato, che si dovrebbe tenere la prossima settimana. Chiassai lo aveva preannunciato durante il confronto sul futuro di Podere Rota, organizzato dal Comitato, e aveva già incassato il parere favorevole del sindaco di San Giovanni, Maurizio Viligiardi.

"Ho preso un impegno preciso con le tante persone presenti al confronto, i rappresentanti del Comitato Vittime di Podere Rota, gli amministratori uscenti e i candidati – spiega la prima cittadina – per raggiungere l’obiettivo di mettere fine allo sfruttamento del nostro territorio diventato la “pattumiera” dell’area metropolitana fiorentina. Ho presentato un documento in Ato che traccia una linea chiara e alternativa alla scellerata politica dei rifiuti portata avanti in questi anni e scaricata pesantemente sul Valdarno: la cessazione del conferimento delle 100mila tonnellate di “indifferenziati” provenienti da Firenze, per terminare nel 2021, e lo stop a qualsiasi progetto di ampliamento di Podere Rota che pare sia già pronto in un cassetto per essere presentato subito dopo le elezioni amministrative".

Chiassai ricorda che il Comune di Montevarchi ha messo in vendita le proprie quote di Csa Impianti e aggiunge: "L’impianto valdarnese, in procinto di esaurirsi velocemente, non è più strategico al ciclo di smaltimento dei rifiuti. Si andrà verso l’aumento della differenziata fino al 70% in tutti  territori, l’efficientamento del termovalorizzatore di San Zeno, la realizzazione di un biodigestore anaerobico per smaltire la parte “umida” dei rifiuti, determinando un utilizzo solo residuale delle discariche in osservanza delle leggi vigenti e delle direttive europee in materia". 

Su queste linee, Silvia Chiassai Martini spera di trovare la convergenza del Valdarno: "Mi aspetto che i Sindaci, seriamente interessati alla salute dei cittadini, aderiscano alla proposta, altrimenti sarebbe ancora palese la difesa di altri interessi. Naturalmente se ci sono altre proposte o soluzioni alternative concrete per evitare l’ampliamento della discarica, sono più che disponibile a valutarle. La discarica di Podere Rota è presente in Valdarno da oltre 25 anni, collocata in prossimità dei centri urbani, con enormi disagi subiti dalla popolazione per emissioni odorigene moleste, i rischi per la salute e l’ambiente, il danno economico causato alle attività nel paesaggio naturale delle Balze per l'impossibilità di sviluppare un turismo sostenibile. Dopo 25 anni in queste condizioni, una soluzione diversa è un impegno doveroso". 

Nel mirino finiscono anche i rifiuti che arrivano annualmente dall'area di Firenze: "Gli accordi interambito di sostanziale  “dipendenza” dell’area fiorentina sui rifiuti devono cessare inderogabilmente nel 2021, nel rispetto dei principi di autosufficienza dei territori, prossimità e contenimento dei costi, secondo quanto già stabilito anche dal Piano regionale dei rifiuti che non prevede la realizzazione di nuove discariche, né ulteriori ampliamenti di quelle esistenti o in esaurimento. Vedremo chi con i fatti,  non solo a parole, agirà per il bene del Valdarno senza sostenere il business dei rifiuti o i conflitti di interessi. Questa è l’unica soluzione concreta per non ampliare la discarica e non aumentare le tasse ai cittadini, anzi sono previste riduzioni riuscendo a rendere la provincia autonoma nella gestione dei rifiuti". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati