Le liste Per un’altra San Giovanni e Cresce San Giovanni presentano interpellanze sulla vicenda della Beltrame. Il sindaco Viligiardi risponde. Filippo Becattini, dipendente dello stabilimento siderurgico, chiede compattezza e solidarietà
È tornata in consiglio comunale la vicenda della Beltrame. Le liste Per un'altra San Giovanni e Cresce San Giovanni in merito hanno, infatti, presentato due interpellanze. Il consigliere Antonino Pia ha chiesto notizie sugli accotrdi presi dalla proprietà e al momento, sembra, disattesi, Francesco Carbini ha sollecitato sindaco e giunta "a mobilitare le Istituzioni a difesa dei lavoratori" e ha chiesto quali siano le intenzioni "sul
futuro dell’intera area siderurgica".
Dopo l'incontro con la proprietà il sindaco Maurizio Viligiardi ha detto di aver appreso che la situazione del mercato è peggiorata. Comunque vi erano stati accordi precisi a gennaio:
"L'azienda si doveva impegnare a garantire 15.000 tonnellate di materiale per il 2014, dovevano essere trasferite a San Giovanni alcune lavorazioni nuove, doveva essere effettuata una indagine di mercato. Poi tutto è cambiato. La Beltrame ha redatto con le banche un piano di rientro che di fatto ha ridotto la propria attività".
"Adesso – ha continuato il sindaco – c'è la necessità di riprendere in mano una situazione che è complicata. Il piano di rientro con le banche condiziona molto. La situazione è difficile. Non spetta solo al sindaco decidere quali forze mettere in campo. Ma siamo tutti d'accordo nel difendere i posti di lavoro".
Poi Maurizio Viligiardi ha ripetuto quanto affermato in passato:
"Non si pensi di fare speculazioni edilizie o cose diverse dalla tutela del lavoro e dei lavoratori. Questo almeno finchè io sarò sindaco. Questa è la volontà di San Giovanni. Dovremo coinvolgere anche altre istituzioni e le banche".
Filippo Becattini, dal canto suo, presente al consiglio comunale esprime la preoccupazione dei lavoratori della ex Ferriera e auspica compattezza e sinergia anche dalla parte politica.
"Il sindaco ancora ci sostiene – afferma Becattini – Noi vogliamo il lavoro. La situazione è difficile. Rischia di chiudere tutto il gruppo non solo San Giovanni. Noi abbiamo i numeri, le forze, abbiamo la possibilità di lavorare. Noi vorremmo acquirenti seri per lo stabilimento siderurgico. La Ferriera ha trainato la città nel tempo. Se fallisce la Ferriera fallisce San Giovanni".
Poi l'appello e l'auspicio:
"La maggioranza e tutta l'opposizione in consiglio dovrebbero trovare una soluzione seria. L'appello è rivolto a tutti i sangiovannesi: aiutate i 60 lavoratori a tornare a vivere".