28, Marzo, 2024

Beltrame, Fiom Cgil: “Siamo preoccupati per lo slittamento degli accordi ma diciamo no alle strumentalizzazioni”

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Alessandro Tracchi, della Fiom Cgil, interviene sulla vicenda Beltrame. “Siamo in un momento difficile, per l’azienda e per il settore, ma non vorremmo che si confondesse la vertenza sindacale con la strumentalizzazione politica”

Si torna a parlare della vicenda Beltrame a San Giovanni. La Fiom Cgil esprime qualche preoccupazione per lo slittamento degli accordi siglati con la Beltrame ma senza allarmismi.

"Siamo in un momento difficile: gli accordi fatti impegnavano l'azienda in un certo percorso e in tempi non sospetti abbiamo convocato la società presso l'associazione industriali per capire il perchè degli slittamenti degli accordi presi – afferma Alessandro Tracchi, Fiom Cgil –  Non vorremmo però, vista la complessità della situazione, che si confondesse la vertenza sindacale con la strumentalizzazione politica. Crediamo che i lavoratori della Beltrame non si meritino questo. L'attenzione alla vertenza deve avere solo un valore per i lavoratori e non vogliamo che qualcuno si approfitti per creare difficoltà e confusione".

Per quanto riguarda lo slittamento degli accordi Tracchi esprime preoccupazione ma non crea allarmismi.

Nell'accordo trovato che prevede la cassa integrazione per ristrutturazione complessa noi ipotizzavamo il riaggiungimento delle 15.000 tonnellate attraverso tre step lavorativi. Il primo c'è stato nella prima parte dell'anno, il secondo era previsto adesso con una campagna nel mese di maggio: purtroppo sta slittando. Da qui l'allarme per le organizzazioni sindacali. Abbiamo convocato per questo l'azienda. Consapevoli però delle difficoltà per il gruppo e per il settore della siderurgia la situazione ci ha fatto riflettere e attendere. Siamo spaventati, vorremmo però che tutto continuasse ad avere un valore di vertenza sindacale e non fosse nè travisato nè strumentalizzato. Siamo disponibili a chhiedere all'azienda risposte celeri ma non a strumentalizzare le vicenda. Non per noi ma per i lavoratori".
 

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