I sindaci ed assessori dei Comuni interessati dalla vertenza si sono incontrati oggi pomeriggio, per lavorare insieme sulle prospettive lavorative per gli oltre 110 operai appena licenziati e tenere alta lattenzione sulla ripartenza del sito
Bekaert: sindaci ed assessori uniti per il ricollocamento dei 110 operai dello stabilimento figlinese. Per questo, con l’obiettivo di creare un tavolo di coordinamento tra la Regione Toscana e le Amministrazioni dei Comuni interessati dalla chiusura, per favorire il percorso di ricollocamento dei lavoratori, si sono riuniti in videoconferenza i sindaci Giulia Mugnai (Figline e Incisa Valdarno), Marini (Pontassieve), Piero Giunti (Reggello), entrambi anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve, Valentina Vadi (San Giovanni Valdarno), Enzo Cacioli (Castelfranco Piandiscò), il vicesindaco Cipro (Rignano sull’Arno), l’assessore con delega al Lavoro Thomas Stagi (Cavriglia), l’assessora con delega al Lavoro Ginestroni (Loro Ciuffenna).
Oltre agli enti intervenuti direttamente hanno rappresentato, attraverso i rispettivi Sindaci, la loro piena disponibilità al percorso anche i Comuni, impossibilitati a partecipare, di Terranuova Bracciolini, Rufina, Montevarchi, Laterina Pergine, Bucine, Pelago, Londa e San Godenzo, a dimostrazione che la vertenza sta davvero a cuore a tutto il territorio.
Gli operai e le loro famiglie, infatti, non sono residenti solo a Figline e Incisa Valdarno, ma anche nei comuni limitrofi del Valdarno, fiorentino e aretino, e della Valdisieve. "Gli amministratori hanno condiviso la proposta di attivarsi per strutturare una progettualità che individui, per gli oltre 110 lavoratori appena licenziati, nuove opportunità di ricollocamento nelle aziende e nelle attività del territorio, come sollecitato dalle sigle sindacali subito dopo l’ufficializzazione della notizia dei licenziamenti da parte di Bekaert".
Il commento a caldo del sindaco mdi Figline Incisa Giulia Mugnai: "Li ringrazio di cuore, perché la disponibilità di tutte le Amministrazioni dimostra che la vertenza non interessa solo Figline e Incisa, ma sta a cuore davvero a tutta la vallata. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo condiviso la proposta, avanzata nei giorni scorsi dalle sigle sindacali, di attivarsi per strutturare una progettualità che individui, per gli oltre 110 lavoratori appena licenziati, nuove opportunità di ricollocamento nelle aziende e nelle attività del territorio. Il percorso individuato dovrà essere coordinato dalla Regione Toscana, in modo da sfruttare gli incentivi esistenti a tema rioccupazione".
"Infine, come precisato anche dal presidente Eugenio Giani durante la sua ultima visita a Figline, il nostro Comune vigilerà, con gli enti competenti della Regione Toscana, sulle condizioni dello stabilimento, che è importante mantenere sicuro dal punto di vista ambientale e recuperare dal punto di vista urbanistico. Resta infatti prioritaria per il Comune di Figline e Incisa, oltre che la garanzia occupazionale per tutti i lavoratori oggi licenziati, l’individuazione di una soluzione reale e concreta per la reindustrializzazione del sito che deve tornare a produrre e non può restare all’abbandono".