Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Da parte della Regione ci sono porte aperte ad ogni tentativo di reindustrializzazione del sito. Siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse a disposizione. Siamo favorevoli anche alla ripartizione dello
stabilimento in più aree produttive”
Al momento rimane la spada di Damocle sospesa sui 318 lavoratori fino al 3 ottobre. Un passo in avanti c'è stato, ma il testo promesso dal governo, quello che permetterebbe di reintrodurre la cassa integrazione per cessazione, ancora manca. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presente all'incontro al Ministero dello sviluppo economico, spiega.
"C'è un'ipotesi di lavoro, da concretizzare ma percorribile. Aspettiamo però ancora il decreto, che chiaramente è una questione dirimente perché permetterebbe di garantire la cassa integrazione ai dipendenti. Il ministero ha ribadito l'impegno ad approvarlo velocemente, ma ancora non c'è". E il decreto dovrà arrivare prima del 3 ottobre, termine entro cui potrebbero scattare i licenziamenti e su cui l'azienda non è disponibile a nessuna ulteriore proroga se non interverrà prima un accordo.
Gli scenari, spiega ancora Rossi, su cui si lavora sono due: "reindustrializzazione e
ricollocazione, magari tutti e due insieme. Si cercano e già ci sono stati contatti preliminari con alcuni possibili compratori. Ci sono incentivi che l'azienda è disponibile a mettere in campo per l'esodo o verso chi comprerà o sarà disposto a riassumere. C'è un'apertura dell'azienda, che era stata richiesta dalla Regione e dalle altre istituzioni, a valutare
adesso la vendita anche a possibili concorrenti, sia pur solo nel campo del filo tubi. Un passo sicuramente in avanti. Si sta considerando anche la possibilità di dividere il sito in più insediamenti. Ma il decreto per l'appunto che sta in cima a tutto e che dovrà stabilire le modalità di accesso dei lavoratori alla cassa integrazione per cessazione – non più
prevista dalle norme oggi in vigore – ancora non c'è e non è stato pubblicato, nonostante che esponenti dell'ufficio di gabinetto del ministro allo sviluppo economico, al tavolo anche loro stamani, ribadiscano che ci sarà".
"Da parte della Regione ci sono porte aperte ad ogni tentativo di reindustrializzazione in sito – sottolinea il presidente della Toscana Enrico Rossi – Siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse a disposizione. Siamo favorevoli anche alla ripartizione dello
stabilimento in più aree produttive. Non ugualmente favorevoli ci trova una mera politica di ricollocamento".