In trattativa resta l’azienda italiana che si occupa di filotubi e la Cooperativa messa in piedi dagli ex lavoratori. Ma serve tempo, e per questo è stato chiesto di prolungare la Cassa integrazione. Giulia Mugnai: “Occorre lavorare ancora”
Sono solo due le proposte concrete rimaste nella vertenza Bekaert. Una è quella dell'azienda italiana che si occupa di filotubi, le Trafilerie Meridionali; l'altra invece viene dalla proposta di Cooperativa presentata da un gruppo di ex lavoratori. E non emerge nulla di più concreto, sui dettagli. Tanto che fra i sindacati e le istituzioni si respira una certa aria di delusione.
Come fronte compatto, i rappresentanti sindacali e quelli delle istituzioni locali hanno ribadito una richiesta su tutte: serve più tempo per lavorare a queste proposte, comprendere la solidità dei soggetti in campo. Per questo è stato chiesto di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di prolungare gli ammortizzatori sociali.
La sindaca Giulia Mugnai: "Il tavolo è stato assolutamente insufficiente, soprattutto per quelle richieste che abbiamo portato insieme ai sindacati. Per trattare in maniera seria la reindustrializzazione serve più tempo, non si può lavorare con la scadenza al 31 dicembre che abbiamo oggi, mentre i licenziamenti sono già partiti".
Un nuovo incontro al Ministero si dovrà tenere per un ulteriore aggiornamentro entro un mese, prima della fine di novembre.