In chiusura del tavolo, le prime notizie dal Ministero arrivano dai commenti dei sindacati. Confermata la notizia della proroga della Cassa integrazione per cessazione, per studiare i due piani c’è tempo dunque fino alla fine di giugno
È durato quasi due ore il nuovo incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico per la vertenza Bekaert di Figline. Presenti, per il Mise, le due sottosegretarie Alessia Morani e Alessandra Todde, oltre ai funzionari che hanno seguito finora la vicenda. Al tavolo la sindaca Giulia Mugnai, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, rappresentanti dell istituzioni e ovviamente dei sindacati.
Le notizie che arrivano a caldo sono quelle ormai attese: prima di tutto, la proroga della Cassa integrazione per cessazione che dunque andrà avanti ancora sei mesi per i dipendenti rimasti in vertenza, oltre duecento. Una buona notizia, per i sindacati, che avevano chiesto l'allungamento dei tempi per consentire il confronto.
Sul fronte della reindustrializzazione, sono confermate le due proposte di cui già si sapeva: quella di Trafilerie Meridionali, con un partner economico; e quella della “Steel Coop Valdarno”, la Cooperativa fondata da ex dipendenti e che ora ha ufficializzato la sua proposta. Ci saranno dunque sei mesi per valutare al meglio i piani e avviare la reindustrializzazione del sito: un passo avanti importante.
La prima cittadina Mugnai ha espresso cauta soddisfazione: "Tempo. È quello che abbiamo guadagnato oggi sulla vertenza Bekaert con la conferma da parte del Governo della proroga per altri 6 mesi della cassa integrazione, provvedimento appena passato dalla commissione del Senato e in approvazione definitiva entro la fine dell’anno. Guadagnare tempo era fondamentale, ma il passaggio cruciale sarà capire l’esito delle verifiche in corso sui piani industriali ad oggi sul tavolo e che permetteranno la reindustrializzazione del sito: il futuro di Figline passa tutto da lì".
Il commento a caldo di Daniele Calosi, segretario della Fiom Cgil.