Hanno sfilato lungo la Regionale 69, i dipendenti della Bekaert di Figline: dai cancelli dello stabilimento fino al palazzo comunale, dove sono stati accolti dal Consiglio. “Non vogliamo che si abbassi la guardia sulla nostra situazione”, hanno detto invitando i consiglieri a riunirsi in seduta straordinaria in azienda. “Siamo vicini a voi”, ha ribadito la sindaca Mugnai
Lavoratori in corteo, con i sindacati, le famiglie, i cittadini: i dipendenti della Bekaert sono scesi in strada, percorrendo il tratto della Regionale 69 fra i cancelli dello stabilimento ex Pirelli e il palazzo comunale di Figline, dove alle 19 si riuniva il Consiglio comunale. Una nuova manifestazione a distanza di meno di una settimana dallo sciopero indetto come forma di protesta per le mancate risposte dell'azienda.
"Stiamo cercando di mantenere alta l'attenzione, di dare visibilità alla nostra situazione", hanno ribadito rappresentanti sindacali e lavoratori. Perché per il momento dai vertici della multinazionale belga non arrivano le risposte tanto attese: sulla perdita economica registrata nel 2017, sugli obiettivi di sviluppo e di produzione, sul futuro dello stabilimento e, non ultimo, sulla decisione di non rinnovare i 23 contratti interinali che da un anno contribuivano a mantenere il ritmo produttivo in azienda.
Ad accogliere i lavoratori, quasi un cenintaio di persone che hanno preso parte al corteo, in Consiglio comunale c'erano la sindaca Giulia Mugnai, la giunta, la Presidente Cristina Simoni, i consiglieri di maggioranza e opposizione. "Ho ritenuto giusto invitare i lavoratori a parlare qui, in quella che mi sembra la sede istituzionale più opportuna, per mettere al corrente tutti di quello che sta accadendo. Da parte nostra – ha detto Giulia Mugnai – ribadisco la vicinanza ai lavoratori, e continueremo a stare al loro fianco ai tavoli, come abbiamo sempre fatto".
Tre i rappresentanti sindacali che si sono seduti sui banchi del Consiglio, in rappresentanza di tutti i lavoratori: Gianni Tarchi e Filippo Pesci della Fiom Cgil e Andrea Brunori della Fim Cisl. A prendere la parola, Pesci: "La vicenda Bekaert nasce dopo la cessione di Pirelli – ha ricordato – che ha portato fin da subito ad un taglio di una cinquantina di dipendenti. Lo scorso anno, è emerso che la fabbrica non era in attivo: alle nostre richieste come Rsu e sindacati, l'azienda ha parlato di mancati obiettivi raggiunti, e ha iniziato una riduzione dei costi che non è però associata a nessun intervento di più ampio respiro, per le prospettive future. Per noi, così, è solo una battaglia persa in partenza. In Regione e al Ministero riceviamo sempre le stesse risposte, senza capire quale sarà il nostro futuro. In tutto questo, altra tegola è stato il mancato rinnovo degli interinali in produzione".
"Abbiamo bisogno di visbilità, di mantenere alta l'attenzione sulla nostra vicenda, che è la vicenda di oltre 320 dipendenti oltre l'indotto: per questo vi invitiamo a tenere una seduta del Consiglio comunale di Figline e Incisa dentro lo stabilimento", ha concluso Filippo Pesci. Una richiesta che ha ricevuto il favore della Presidenza del Consiglio comunale e della stessa sindaca Mugnai, che hanno espresso la disponibilità a riunirsi all'interno dell'azienda se ci saranno le condizioni per poterlo fare.