Gli europarlamentari Danti, Bonafè e Paolucci hanno incontrato la Commissaria Vestager, alla quale hanno consegnato anche la maglietta a sostegno dei lavoratori Bekaert. Al momento non sarebbero emersi elementi di illegittimità nella condotta del governo rumeno per favorire la delocalizzazione. Intanto si attendono novità dal Decreto Urgenze del Governo, che dovrebbe contenere il reinserimento della Cassa per cessazione
Non ci sarebbe stato, per quanto accertato finora, alcun utilizzo improprio di fondi europei da parte del Governo della Romania, per favorire la delocalizzazione della Bekaert. È quanto ha riferito questa mattina la Commissaria Vestager agli europarlamentari Nicola Danti, Simona Bonafè e Massimo Paolucci. A riportare l'incontro, lo stesso Danti.
"Abbiamo incontrato la Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager per fare luce sulla vicenda Bekaert. La Commissione – ci ha detto – non ha ancora accertato un utilizzo improprio di fondi pubblici o europei da parte delle autorità rumene per favorire la delocalizzazione dello stabilimento di Figline. Noi siamo e resteremo al fianco dei 318 lavoratori, che vengano riconosciute violazioni delle regole Ue sulla concorrenza o meno. Per ricordarlo anche alla Commissaria, le ho voluto regalare la maglietta simbolo degli operai Bekaert.
"Il mercato del lavoro europeo non può essere terreno di concorrenza sleale tra un Paese e l’altro, né ora né mai. Su questo non molleremo di un centimetro", ha concluso Nicola Danti.
Intanto si attendono novità importanti dal Governo italiano, che si appresta a varare (probabilmente già giovedì) il Decreto Urgenze, dedicato in larga parte al crollo del Ponte Morandi a Genova. È in quel Decreto, infatti, che il Ministro Di Maio aveva annunciato l'inserimento anche della Cassa integrazione per cessazione attività, soppressa dal Jobs Act, e sulla quale sperano ora i 318 dipendenti del sito figlinese.