22, Luglio, 2024

Bekaert: alcuni lavoratori, patrocinati dalla Fiom, contestano i licenziamenti

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I lavoratori hanno inviato le lettere di contestazione dei licenziamenti operati da Bekaert. Calosi (Fiom): Non li lasceremo soli finch non avremo realizzato la reindustrializzazione

Alcuni lavoratori della Bekaert di Figline, con l'assistenza della Fiom Cgil e dello Studio Legale, hanno inviato ieri alla multinazionale le lettere per contestare i licenziamenti. Un atto formale, dunque, con cui questi lavoratori hanno deciso di opporsi ai licenziamenti operati da Bekaert. 

“La nostra organizzazione non li lascerà soli – ha commentato Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze e Prato – li accompagneremo in questo percorso patrocinando le cause. Continueremo a partecipare a ogni tavolo, fino alla reindustrializzazione del sito di Figline, pensando a tutti i 318 lavoratori licenziati a giugno 2018. L'azienda ha scelto di non usufruire di altri ammortizzatori sociali nonostante fosse possibile, come ha dimostrato ieri la vertenza Embraco, per cui il Ministro Orlando ha assicurato la possibilità di prorogare la cassa integrazione fino a fine anno".

"Non permetteremo a Bekaert di andarsene così – promette Calosi – l'impegno preso per la reindustrializzazione va rispettato, e se finora non è stato possibile se ne assuma la responsabilità. In 36 mesi non ha mai presentato nessun piano, l’unico conosciuto ufficialmente dai sindacati e dalle istituzioni è il piano della cooperativa di lavoratori che né l'azienda né il Governo hanno mai preso in considerazione. Domani, all'incontro col Ministero dello Sviluppo Economico, chiederemo di nuovo a Bekaert di ritirare i licenziamenti, visto che ancora può farlo, e di utilizzare gli ammortizzatori sociali per rendere ancora più rapido il percorso di reindustrializzazione”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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