22, Dicembre, 2024

Aer Impianti, dopo le polemiche, pubblica i bilanci. M5S e Rifondazione: “Sorpresa, serve ricapitalizzazione dei soci. I Comuni si devono opporre: basta sperperi”

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Dopo le polemiche sulla trasparenza, Aer Impianti pubblica i bilanci e attiva il sito internet. E dal bilancio consuntivo 2013 emerge la necessità di una ricapitalizzazione per far fronte alla mancanza di liquidità. Dura presa di posizione del Movimento 5 Stelle e di Rifonfazione: “Basta sprechi. No alla ricapitalizzazione: la società venga liquidata”. Il Collegio Sindacale: “Situazione delicata”. Presentate interrogazioni e interpellanze urgenti a Figline e Incisa, Reggello e Rignano

“No alla ricapitalizzazione”. Questo l’appello lanciato dal Movimento 5 Stelle e da Rifondazione Comunista che in questi giorni hanno visionato i bilanci di Aer Impianti. Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica per la mancanza di trasparenza da parte della società mista, “sorella minore” di Aer, il cui sito internet era fuori uso. Adesso la pagina web è stata aggiornata con i bilanci e gli incarichi. E c'è una novità.

Dal consuntivo 2013 di Aer Impianti, e dai documenti allegati, emerge la necessità di una ricapitalizzazione da parte dei soci, quindi anche dei Comuni del Valdarno e della Valdisieve. “Il 24 giugno 2014 – sottolineano il Movimento 5 Stelle e Rifondazione – avrà luogo l’Assemblea dei soci AER impianti Srl per formalizzare le dimissioni del Cda e per individuare un probabile amministratore unico per liquidare la fallimentare  società di scopo guidata da un ex amministratore del Pd, che si è vista sfumare l’affaire sulla costruzione del megainceneritore a Selvapiana – Rufina”.

“La società – che si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di impianti di termovalorizzazione, discariche e impianti energie rinnovabili nata nel 2009 – arriva in affanno a questo appuntamento, con una serie impressionante di pessime performance gestionali, con complicatissimi e poco chiari assetti  dei vertici aziendali e con uno strutturato sbilancio economico mai chiarito ai vari Consigli Comunali.  Inoltre, nell’abbandonare la nave che “affonda” come sappiamo, il Cda ha presentato un discutibile  ricorso al TAR nei confronti di ATO Toscana Centro, della Regione Toscana  e Provincia di Firenze”.

“Ma l’appuntamento del 24 giugno nasconde anche una pericolosissima insidia, appresa in queste ore, dopo che AER Impianti è stata obbligata dalle nostre proteste a ripristinare il proprio sito, rappresentata da una richiesta dell’ex Presidente del Cda a tutti i soci e contenuta nella relazione di bilancio consistente nella revisione dell’Accordo d’investimento e Pattuizioni Parasociali e in una inaccettabile richiesta di aumento del capitale sociale” sottolineano i gruppi consiliari di Figline e Incisa, Reggello e Rignano dei due schieramenti in una nota congiunta.

“A tal proposito – si legge nella nota – i gruppi consiliari del M5 Stelle di Figline e Incisa (Lorenzo Naimi e Piero Caramello)  Reggello (Antonio Ortolani, Saverio Galardi) , di Rifondazione Comunista di Reggello  ( Andrea Calò) di Rignano sull’Arno (Federica Frondizzi)  nel ribadire la più netta contrarietà ad una ricapitalizzazione di una costosa e inutile società di scopo hanno presentato interrogazioni ed interpellanze urgenti nei rispettivi comuni chiedendo ai primi cittadini di  chiarire il motivo della revisione di accordi e patti, di relazionare sulla gestione e sui risultati conseguiti, sull’entità  dei gravi  sbilanci economici, il motivo per il quale viene richiesto un aumento del capitale sociale entro il mese di ottobre 2014, palesata  l’impossibilità, dato il piano di ambito Ato Toscana Centro, di realizzare il mega inceneritore e del buco finanziario”.

Certo è che la società versa in una situazione non tranquilla, come sottolinea il Collegio Sindacale che nella relazione allegata al bilancio specifica: "“Il collegio esaminando le dinamiche di bilancio invita a valutare attentamente le necessità finanziarie e di ricapitalizzazione della società. La situazione finanziaria risulta ancora più delicata rispetto al precedente esercizio in considerazione anche dei rilevanti fatti avvenuti successivamente al 31 dicembre 2013”.

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