Il Castelletto di Montebenichi si è trasformato più volte nel corso dei secoli, da antica fortezza fiorentina, ad albergo e infine a dimora. Ad oggi, grazie alla restaurazione di Marco Gasparini, appare un’elegante villa nel mezzo delle colline toscane, che attrae turisti da tutto il mondo.
Il Castelletto di Montebenichi, nel centro dell’omonimo borgo, si trova al confine fra il Valdarno aretino, Comune di Bucine, e il Senese. La sua posizione, infatti, non fu scelta a caso: nella prima metà del XII secolo quando Firenze e Siena erano in guerra, il Castelletto venne costruito dai fiorentini come punto di vedetta. Prima di ripercorrere la sua storia antica, è interessante vedere come esso è stato restaurato in tempi più recenti. A inizio Novecento, il Castelletto era utilizzato come deposito agricolo, al suo interno vi si trovavano anche galline, polli, conigli, tutti animali che servivano per il sostentamento. Nel 1907, Salvadore Malesci “coll’intento di far rivivere una parte dell’antico forte dove gli avi nostri sostennero tante lotte per la libertà”, come si legge nella targa apposta all’ingresso, decise di iniziare un restauro del posto. Salvadore Malesci fu il primo quindi a farne un restauro in stile neogotico, all’interno della dimora si può ancora ammirare uno stemma dell’artista.
In seguito, ben novanta anni dopo, nel 1997 Marco Gasparini, attuale proprietario, e Arnaldo Soriani fecero un ulteriore restauro del Castelletto. Marco Gasparini, medico pediatrico milanese, vive attualmente nel Castelletto, che ha riempito con pezzi d’arte e oggetti antichi di sua proprietà. Marco Gasparini: “Ho visto la dimora per la prima volta nel 1993 e mi sono innamorato del posto. Nel 1997 abbiamo finito i lavori di restauro che erano davvero molti, non c’erano nemmeno impianti di corrente elettrica. È stato davvero un grande lavoro, ma vedere come è diventato mi dà una soddisfazione immensa”. Il Castelletto, quindi, è stato un albergo fino al 2017, quando Gasparini ha deciso che voleva abitarci e trasformare altri quattro appartamenti, davanti alla Villa, per accogliere ospiti da tutto il mondo. Ogni ambiente della Villa è stato restaurato minuziosamente, ma soprattutto adesso accoglie libri antichi e opere artistiche lodevoli.
Una terrazza con una vista panoramica di 360 gradi sulle colline toscane sormonta il Castelletto, da essa si può scorgere Siena, e altri punti di avvistamento antichi.
Marco Gasparini, quando iniziò i lavori di restauro, decise di rifare anche la pavimentazione della piazza antistante, al centro del piccolo borgo di Montebenichi. Sotto di essa si trova ancora una cisterna medievale che raccoglie l’acqua proveniente dai tetti delle case attorno, ma che purtroppo ad oggi è inutilizzabile a causa di un guasto all’impianto di estrazione. Inoltre, distaccato dal Castelletto si trova anche un bellissimo giardino con piscina con vista sulla Valdambra e il Senese che accoglie gli ospiti degli appartamenti.
Tornando indietro nel tempo, l’attuale bellissima dimora sorse nel XII secolo come punto nevralgico nella guerra fra Firenze e Siena. Quest’ultima aveva, infatti, delle mire espansioniste verso le terre di Firenze, che decise di far costruire una serie di dimore a protezione dei suoi confini. Nel 1557, la Valdambra e così anche Montebenichi entrarono a far parte del Granducato di Toscana dei Medici. In questo periodo, il signore di Montebenichi era Gregorio Benedetto Stendardi, noto come Capitan Goro, condottiero al servizio del granduca. Nei secoli successivi, la fortezza divenne gradualmente la dimora di famiglie contadine che al suo interno svolgevano attività di sostentamento. I discendenti di Capitan Goro rimasero a Montebenichi fino al 1860, quando iniziò il declino di Siena e quindi la fortezza perse il suo carattere bellico e venne progressivamente trasformata in un borgo abitato.
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