20, Aprile, 2024

Ritrovata morta Nina, la cagnolina scomparsa a marzo. La causa “un forte trauma”. Presentata denuncia

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Nina, la cagnolina di 12 anni scomparsa il 7 marzo dalla sua abitazione di Viesca, zona Matassino, è stata ritrovata morta. La causa è stato un “forte trauma” che ha prodotto emorragie interne, collasso polmonare, fratture multiple, rottura della milza e del peritoneo. Il suo corpicino è stato ritrovato sepolto ai margini di una vigna, a 250 metri da casa. La proprietaria ha presentato denuncia ai carabinieri: vuol capire cosa è successo a Nina. Si è trattato probabilmente di un incidente ma qualcuno l’ha nascosta agli occhi di tutti?

E’ una lettera aperta quella che la proprietaria di Nina ha scritto e che riportiamo: “Ho ritrovato il suo corpicino malamente nascosto e sepolto ai margini della vigna dei miei vicini. Nina è stata uccisa e l’assassino ha cercato di nascondermi la verità. Nina è stata ammazzata la sera stessa in cui non è più rientrata in casa (al massimo il giorno dopo). L’ho cercata, mi sono dannata, purtroppo ho trovato solo il suo corpicino. Nina è stata ammazzata e sepolta a 250 metri da casa mia, (luogo raggiungibile da sole jeep o a piedi). Lei non frequentava quel posto, perdipiù la sera, perciò ci è stata portata una volta morta”.

“Nina è morta di emorragie interne, collasso polmonare, fratture multiple, rottura di milza e peritoneo causate da forte trauma. Io non ho potuto soccorrerla, non ho potuto stare là con lei finché non ha spirato, non so neanche quanto ha sofferto. Nina è morta senza di me. Ho cercato Nina ovunque e non avrei smesso finché non l’avessi trovata. Chi me l’ha ammazzata non credeva che non mi sarei mai arresa. Più volte hanno tentato di dissuadermi dalla sua ricerca ‘perché qui è terra di lupi e (ovviamente) i lupi mangiano i cani dunque Ginevra, mi dicevano, smetti di cercare Nina che tanto non ritrovi nulla’. Oibò, guarda caso ho ritrovato Nina tutta intera, morta ammazzata da un ‘lupo a due gambe’. Ho stampato migliaia di volantini. Ho chiamato i cinofili per cercare le ultime tracce di Nina, si sono mobilitate volontarie da Firenze e Lucca venendo fino qui. Per più giorni consecutivi sono venute persone ad aiutarmi. Grazie a Ivan e ai suoi Kira e Argo (coi quali Nina ci litigava sempre) perché hanno ritrovato Nina sepolta (ai margini della vigna dei miei vicini); ringrazio Barbara, Claudia, Lucia, Alessandra, Patrizia, Marianna e infine Simona. Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso il post su facebook o mi hanno segnalato qualsiasi avvistamento”.

“Nina è stata uccisa presumibilmente la sera del 7 marzo (tra le 20.30 e le 22 – ora della scomparsa). Confidando che da oltre 11 anni lei non si allontanava dalla nostra strada vicinale (via Viesca al Cipressone- strada senza sfondo per salire al civico 46), il luogo della sua morte dovrebbe essere proprio questo. Finché qualcuno non mi racconterà cosa sia effettivamente successo, questa è una ipotesi. Ho ritrovato il corpicino di Nina alle 17.30 del 19/03: tredici giorni dopo la sua sparizione. 13 giorni di scarpinate nella vigna e nei boschetti attigui. Alle 17.45 sono intervenuti i Carabinieri Forestali del Comando di Reggello. Il referto dell’autopsia è arrivato venerdì 25/03. La denuncia è stata sporta giovedì 31/03. Adesso è il momento delle domande, che confido vengano fatte dalle autorità competenti. Chiedo di nuovo la massima condivisione, affinché chiunque sia stato venga raggiunto da questo messaggio e si vergogni per tutta la vita”.

“Nina non dormirà più con me, Nina non riceverà più i miei baci, Nina mi manca da morire e non mi posso capacitare. Non troverò più Nina tutte le volte che torno da lavoro, non troverò più Nina sul mio letto scodinzolante salitaci in anticipo in attesa di andare a dormire con me. Non saluterò più Nina prima di andare a lavorare la mattina presto. Non preparerò più la pappa per lei. Non la vedrò più correre super felice per casa con un boccone di pane secco più grande del suo musino perche’ adorava sgranocchiarlo e sbriciolare dappertutto. Non avrò più i vestiti e il pigiama pieno dei suoi biondi peli. Non correrà più dietro di me, ovunque io fossi per la casa. Non giocherò più alle corse con lei. Non entrerà più in bagno mentre io sono seduta sul gabinetto lasciando la porta spalancata. Non farà più “cu-cu” sulla tavola all’orario dei pasti, alzandosi sulle zampette posteriori ed appongiando quelle anteriori sul mio braccio o direttamente sul tavolo. E adesso mi rivolgo a te, Nina: Bambina mia, Gigiulina… ti porterò sempre con me dal momento in cui indosso il collare che ho ritrovato ancora al tuo collo inerme. Ti porterò nel cuore per sempre. La giornata comincia sempre con un pianto: piango la tua assenza. Mi manchi troppo, ho il cuore a pezzi. Non riesco a riprendermi e non lo farò mai, perché non doveva finire così”.

 

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